La Caritas diocesana di Perugia, da sempre sensibile alle tematiche giuridiche, in collaborazione con l’associazione Antigone Umbria ha organizzato, il 25 giugno scorso, un incontro di riflessione e dialogo sul recente “Decreto Sicurezza” (n° 48/2025). Sono intervenuti diversi esperti e operatori del mondo del volontariato che svolgono attività legate a questa materia giuridica.
L’iniziativa rientra tra le peculiarità del mandato che Caritas italiana riporta nel primo articolo del suo statuto e che puntualmente rinnova alle Caritas diocesane: promuovere la testimonianza della carità in modo adeguato ai tempi e alle esigenze, con l’obiettivo dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace.
Decreto Sicurezza. L’obiettivo dell’incontro Caritas Perugia e Antigone Umbria
L’obiettivo è stato quello di creare una coscienza critica di fronte al decreto legge. La giornata di riflessione è risultata per tutti provvidenziale e ancora più interessante alla luce della relazione di 129 pagine della Corte di Cassazione sul decreto Sicurezza, presentata in questi giorni, che ne ha evidenziato importanti criticità definendolo un provvedimento con seri dubbi di incostituzionalità nel metodo e nel merito.
La presenza di relatori eccellenti quali l’avv. Caterina Martini, collaboratrice di cattedra di Diritto Processuale Penale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, e dell’avv. Nunzia Parra, rappresentate dell’associazione Avvocati di Strada odv, hanno aiutato ad entrare nel quadro giuridico e sociale del DL 48/25 e sulla valutazione dell’impatto dello stesso DL sulla giustizia e sui diritti.
Le conseguenze del Decreto Sicurezza sulla popolazione carceraria
Gli interventi dell’avv. Caforio, Garante Regionale delle persone sottoposte a misura restrittive o limitative della libertà personale, e della dott.ssa Grella, direttrice della Casa Circondariale di Capanne, hanno riportato il focus sulle conseguenze del DL sulla popolazione carceraria.
Il Carcere è per la Caritas diocesana uno degli obiettivi del proprio cammino di Advocacy perorato dalla presenza, a questo incontro, dei volontari e operatori che hanno potuto portare la loro esperienza sulla condizione dei detenuti.
Un grazie particolare è stato rivolto a Clara Salvi, volontaria dell’Associazione Perugina di Volontariato odv, alla volontaria Lorena Coffano, dell’associazione Antigone – Sportello dei diritti, a Fabrizio Cuniberti, operatore della riduzione del danno dello sportello Carcere di Borgo Rete, e di Michele Leombruni, operatore di Arci Solidarietà ora d’aria ETS Onlus.
I loro interventi sono stati concordi nel porre l’accento sulle evidenti difficoltà delle condizioni di vita della popolazione carceraria, dell’eccessiva burocrazia e della fatica quotidiana alla costruzione di un progetto di reinserimento dei detenuti e delle detenute.
Gli interventi dei rappresentanti politici sull’applicazione del Decreto Sicurezza
Particolarmente apprezzato il dibattito politico che ha visto protagonisti Lorenzo Falistocco, consigliere di maggioranza del Comune di Perugia, del consigliere Regionale di maggioranza Fabrizio Ricci e del consigliere di opposizione del Comune di Perugia Edoardo Gentili.
Interventi fondamentali, di grande preparazione volti ad evidenziare criticità e possibilità del DL nel rispetto delle posizioni politiche.
Un dibattito misurato e composto che ha fatto evincere in tutti il desidero di un cammino vero il Bene Comune.
La Caritas impegnata a promuovere iniziative su problematiche emergenti
Gli operatori di Caritas diocesana restano fermamente convinti, insieme a tutti i partecipanti, che momenti come questi, aperti alla cittadinanza, su problematiche così emergenti vadano sostenuti ed incoraggiati.
Caritas continua ad essere terreno di confronto leale e garanzia di possibilità di espressione per tutti, sede di dibattito e dialogo leale mettendo al centro tutte le povertà che viviamo in questo tempo.
Marco Briziarelli