L’economia umbra tra crisi, piccole imprese e capacità di innovazione

operai-fabbrica-mega800-01L’economia umbra ha due facce. Una è quella delle aziende in crisi, anche a causa della poca innovazione. Ernesto Cesaretti, presidente di Confindustria regionale, ha detto che l’Umbria per i dati Eurostat “è la peggiore regione” nella classifica della percentuale di incremento del Prodotto interno lordo.
La crisi edilizia ha messo in ginocchio un tessuto economico ove il 95 per cento delle aziende hanno meno di 10 dipendenti. Un “nanismo” (così lo ha definito) che, insieme alla mancata collaborazione del mondo del lavoro con quello della formazione nelle scuole e nelle università, non favorisce certo ricerca e innovazione per essere competitivi sui mercati internazionali. Le statistiche dicono infatti – ha proseguito – che “l’Umbria è sotto la media negli investimenti per ricerca e innovazione”.
A queste difficoltà si aggiungono quelle di una regione con collegamenti stradali e ferroviari insufficienti e di un aeroporto ‘con il fiato grosso’ dopo che Alitalia e Ryanair hanno tagliato voli importanti.

Dall’altra parte, però, ci sono aziende innovative che stanno diventando anche eccellenze in Italia e nel mondo. Operano in vari settori, dall’aerospaziale a quello agricolo e hanno a disposizione un patrimonio di innovazione veramente elevato. Stiamo parlando di alcune aziende che si sono presentate nel corso del convegno di Panorami d’Italia dedicato all’Umbria e alle sue eccellenze. Nel corso del convegno “Innovare e rinnovarsi” hanno fatto conoscere ancora di più le loro attività e i segreti del loro successo. Insieme a questo è stato annunciato anche il corso per lavorare nell’economia spaziale che sarà organizzato dall’Università di Perugia.

Il servizio su La Voce – edizione digitale

Delle due economie una funziona (http://lavoce.ita.newsmemory.com/publink.php?shareid=01c214a79)

Le start up di successo (http://lavoce.ita.newsmemory.com/publink.php?shareid=51c214a79)

AUTORE: Enzo Ferrini