Un’opera di ricerca minuziosa, paziente e tenace ha portato Gabriella Innocenti Bernicchi a pubblicare un bel volume di ben 245 pagine, ricco di tantissime immagini, che porta il titolo Piccoli tesori. Comunicazione di un territorio sulla pietà popolare (sabbioni Editore, Trestina 2009, formato 16 x 24 cm). Si tratta della rappresentazione e illustrazione di tutte le “edicole sacre” sparse nel territorio della diocesi di Città di Castello. Di ognuna si descrive il luogo, il significato, la storia, aggiungendo qualche riflessione di carattere spirituale. Un lavoro quindi di ricerca storico-artistica e nello stesso tempo di descrizione del sentimento popolare, nutrito di pietà e devozione, in modo del tutto prevalente rivolto alla Vergine Maria per la meditazione spirituale. Il leitmotiv di tutte le pagine potrebbe essere riassunto nell’invito che si trova scritto sotto l’immagine: “O voi che passate per la via, facete honore alla Vergine Maria”. Sono edicole che segnano il cammino dell’uomo di campagna, che sente nel silenzio risuonare i fremiti dell’anima, e nelle difficoltà fatiche e ostacoli della via percorsa per andare al lavoro o al paese sente il bisogno di un sostegno materno della Madonna. Troviamo anche riferimenti a frasi famose, come la bella esortazione di san Bernardo: In periculis et angustiis respice stellam, voca Mariam, “nelle difficoltà e angustie guarda la stella, invoca Maria”. In compenso troviamo anche la Madonna del tartufaro e del cacciatore, “che ti protegge a tutte le ore”. Non mancano anche le edicole dedicate al Crocifisso. Molto bella quella che si trova lungo il Sentiero francescano (a pagina 90), e che è al centro dell’attenzione dei pellegrini francescani. Una sottile teologia della pietà popolare che non disdegna di parlare la lingua della gente semplice e di adattare la fede religiosa ai bisogni e desideri immediati della vita quali la cura delle malattie, la protezione, l’assistenza. Il volume è corredato anche di cartine geografiche da cui si può individuare il luogo dove le edicole sono situate. Un bel lavoro, apprezzabile, che servirà a conoscere meglio l’anima religiosa della popolazione dell’Alto Tevere; scritto con la competenza necessaria e un grande amore alla propria terra e alla fede cattolica incarnata nel sentimento della pietà popolare.
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