Digiuno e preghiera per una pace duratura

Messaggio del Vescovo

Dopo gli attacchi terroristici che hanno colpito gli Stati Uniti d’America, tutta l’umanità vive un profondo turbamento, sia per l’efferatezza e l’inaudita violenza degli attentati sia per lo scenario mondiale che si è venuto a creare e in particolare per quanto sta accadendo in Afghanistan, in Terra Santa e in diversi paesi del mondo, dove molta parte della popolazione vive in condizioni di grande sofferenza e precarietà. Le comunità ecclesiali italiane hanno espresso in vari modi la solidarietà con il popolo degli Stati Uniti e la preoccupazione per gli sviluppi e le conseguenze dei conflitti in corso. Il Santo Padre ha invitato tutti i cattolici a unirsi nella preghiera e nel digiuno, venerdì 14 dicembre, perché “quanto più insormontabili sembrano le difficoltà e oscure le prospettive, tanto insistente deve farsi la nostra preghiera per implorare da Dio il dono della comprensione reciproca, della concordia e della pace”. Le comunità cristiane sono invitate a promuovere speciali forme di preghiere. Il digiuno è segno penitenziale che avvalora la richiesta di perdono e l’invocazione della riconciliazione e della pace; esso va attuato secondo le modalità previste dalla disciplina ecclesiatica (can. 1249-1253), facendo un solo pasto principale durante la giornata. Ma ciò che conta è soprattutto lo spirito e il fervore che anima il digiuno. E’ auspicabile che tutti i fedeli accolgano e vivano intensamente l’invito del Santo Padre al digiuno, “durante il quale pregare con fervore Dìo perché conceda al mondo una pace stabile, fondata sulla giustizia, e faccia sì che si possano trovare adeguate soluzioni ai molti conflitti che travagliano il mondo”. Secondo l’antica massima, ciò che si sottrae al cibo si dà alla carità; pertanto si compirà nelle forme appropriate la raccolta di offerte in denaro da destinare ai profughi e alle popolazioni colpite dal conflitto; il ricavato sarà trasmesso alla Caritas diocesana o alla Curia vescovile per essere messo a disposizione del PontifÈcio consiglio “Cor Unum” secondo le indicazioni della Santa Sede.

AUTORE: + Sergio Goretti