Don Gualtiero si prepara all’ordinazione

Ultimi, ma fitti impegni per mons. Sigismondi prima della partenza per Foligno

La sua ordinazione episcopale sarà sotto la protezione della Madonna delle Grazie. Mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo eletto di Foligno, aveva ripetutamente sottolineato il valore della festa nella quale provvidenzialmente cadeva il secondo venerdì del mese: giorno stabilito per la convocazione del Sinodo, che in quella data avrebbe dovuto procedere alla votazione dei testi. Ora, la sua nomina a vescovo ha modificato i programmi, e in quel giorno verrà ordinato per le mani dell’arcivescovo di Perugia mons. Giuseppe Chiaretti e dei conconsacranti mons. Arduino Bertoldo e mons. Giuseppe Betori. La data è stata definita lunedì mattina nell’incontro di mons. Sigismondi con la delegazione della diocesi di Foligno che è venuta a fargli visita a Perugia. Nella scelta hanno tenuto conto degli impegni delle diocesi e, non ultimo, della festa della Quintana che si svolge domenica 14 settembre coinvolgendo tutta la città di Foligno. Ora dovrà essere definita una nuova convocazione per il Sinodo, che potrebbe tenersi – questo è l’orientamento – il venerdì precedente 5 settembre. L’ingresso di mons. Sigismondi nella diocesi di Foligno avverrà domenica 5 ottobre, una data che consente al neo eletto vescovo di concludere il Sinodo diocesano di cui è segretario generale. Don Gualtiero, come ancora i collaboratori e gli amici continuano a chiamarlo, sta vivendo ‘con serenità e pace’ questi giorni che segnano una svolta nella sua vita. ‘Ho avuto notizia della nomina appena una settimana prima dell’annuncio, e tutto è avvenuto con una rapidità tale che non ho avuto il tempo di pensarci troppo’. ‘Quando mi avete visto all’assemblea del Sinodo, il 27 giugno, – ricorda don Gualtiero – ero appena tornato da Roma dove il vescovo Chiaretti mi aveva accompagnato per ricevere la nomina dal nunzio apostolico. Poi presso la Congregazione per i vescovi ho pronunciato la professione di fede e il giuramento di fedeltà alla Sede apostolica. Ho fatto in un giorno quello che normalmente avviene in tempi differenti’. Ora i due mesi che ha davanti sono pieni di impegni. Anzitutto farà visita ai preti anziani che non possono muoversi, per onorare un impegno che si è assunto fin dalla sua nomina a vicario generale, e così salutarli. Poi deve ancora occuparsi del Sinodo che è giunto alla sua fase conclusiva. Ma il suo lavoro non è finito. Infatti, aggiunge don Gualtiero, ‘risponderò alla valanga di auguri che mi è giunta con telegrammi, sms, e-mail, fax, telefonate, lettere, ed ho iniziato a farlo rispondendo proprio al vescovo mons. Bertoldo’. Inoltre si preparerà all’ordinazione, sia con un ritiro spirituale cui si dedicherà in agosto, sia negli aspetti pratici che vanno dalla preparazione della celebrazione alla scelta dello stemma vescovile del quale ha già scelto il motto Ecclesiam Suam diligere ispirato a Paolo VI, che a sua volta ha attinto agli scritti di sant’Agostino. Per il motto ha scelto anche l’immagine, che dovrà essere ‘tradotta’ da un esperto di araldica: quella della Chiesa che, come la luna, non risplende di luce propria ma riflette la luce del sole che è Cristo. Nel tempo a disposizione dovrà anche dedicarsi alla lettura dell’esortazione apostolica Pastores gregis e del Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi (strumento ‘fondamentalmente pastorale e pratico’ ‘che mira ad aiutare i Vescovi a svolgere il loro complesso servizio ecclesiale’, si legge nella Nota introduttiva pubblicata sul sito www.vatican.va) che la Santa Sede ha già provveduto ad inviargli. E per entrare in sintonia con la diocesi di cui sarà pastore, si sta dedicando alla lettura delle opere di una donna degna figlia di quella Chiesa: la beata Angela da Foligno.

AUTORE: Maria Rita Valli