Donne premiate in nome di Rita

Riconoscimento Santa Rita. La 25a edizione della manifestazione a Cascia

Festa-Santa-RitaDal 20 al 22 maggio Cascia accoglierà migliaia di pellegrini per la festa di santa Rita. Lunedì 20, alle ore 21, verrà presentato il Riconoscimento internazionale Santa Rita, che quest’anno giunge alla 25a edizione. Durante la serata verranno presentate le cinque donne che il giorno dopo, 21 maggio, (ore 17.30) riceveranno il prestigioso riconoscimento. Tra le cinque ci sono due umbre Zenobia Elmi e Lina Trappetti. Le altre sono Alexandra Jianu, suor Elsa Caterina Galfrè, Teresina Natalino.

Zenobia Elmi, nota a tutti col nome di “Zelinda” (nata a Marsciano) è conosciuta dai lettori del nostro settimanale perché più volte abbiamo raccontato la sua vita straordinaria, raccolta poi nel volume Una piccola, grande vita edito da La Voce. Alta 85 cm. sin dall’infanzia non si è lasciata sopraffare dalla propria diversità fisica, pur vissuta spesso con difficoltà e sempre dipendendo dagli altri. Insieme al fratello Gaetano, affetto anche lui da nanismo, ma di cinque anni più grande, si è sempre sentita amata e sostenuta dai genitori, che hanno trovato nella fede il loro sostegno. Grande il suo amore per la vita e il coraggio con cui l’ha affrontata, un motivo di riflessione per quanti non riescono ad apprezzare ciò che hanno e nei momenti difficili non trovano la forza per reagire. Trovatasi spesso a dover affrontare l’emarginazione e la discriminazione, grazie alla fede vive la sua vita con gioia, mettendosi anche al servizio degli altri, sia in parrocchia come catechista dei ragazzi che nell’ambito del Centro volontari della sofferenza d Perugia di cui è responsabile.

Lina Trappetti (Spoleto, Perugia). Nata da una famiglia semplice e numerosa, convola a nozze giovanissima ritrovandosi ben presto in una famiglia patriarcale dove convivevano più generazioni. Quanto lavoro! Dopo tanti sacrifici la famiglia di Lina e del fratello del marito sono riuscite a costruire due case dove ancora vivono nell’unità e nello scambievole aiuto. Quello che più le ha trafitto il cuore è la separazione del figlio dalla moglie. Ma non si è scoraggiata trovando sostegno nella preghiera. Dopo tre anni la famiglia del figlio si è ricostituita. In tutto questo tempo di grande prova si prodiga per la sua famiglia e per la sua parrocchia, che serve con passione e gratuità. Con il lavoro e i sacrifici non ha mai smesso di donarsi agli altri, in silenzio e con umiltà, nella vita di tutti i giorni.

Alexandra Jianu (nata a Brezoi, Romania). Malgrado le difficoltà legate alla condizione socio-religiosa in Romania durante il regime comunista, è riuscita a mantenere principi fortemente legati alla fede. Con la morte per un infarto del marito, dopo 14 anni di matrimonio, rimane sola con il figlio Nicolae Cristian e nella fede e nell’amore per il figlio ha trovato la forza per andare avanti. Quando nel 2001 il nucleo greco-cattolico romeno si ricostituisce, Alexandra è in prima fila nel sostenere e promuovere la nuova chiesa di Vâlcea, dedicata a Santa Rita.

Suor Elsa Caterina Galfrè (Caraglio, Cuneo). Dedica la sua vita ad aiutare con amore i meno fortunati, diventando una missionaria nella sua città. Della congregazione delle Suore di S. Giuseppe di Cuneo, nel 1989, suor Elsa ha iniziato un servizio di volontariato presso il carcere di Cuneo, portando avanti questo impegno con passione e profondo amore per i più bisognosi.

Teresina Natalino (Lamezia Terme, Catanzaro). Dopo aver perso il marito, si è lasciata guidare dalla fede, che le ha dato la forza e il coraggio di mandare un messaggio di perdono e amore. Il 5 dicembre 2010, sulla Statale 18 in località Sant’Eufemia di Lamezia Terme (Catanzaro), un ragazzo di 22 anni, sotto l’effetto di stupefacenti, ha travolto, uccidendoli, otto ciclisti. Tra questi, anche il marito di Teresina che, seppure distrutta dal dolore, non ha serbato rancore, ma ha subito perdonato il ragazzo.

Il calendario degli eventi e celebrazioni

Lunedì 20 maggio alle ore 21, presentazione del riconoscimento internazionale Santa Rita e delle cinque donne insignite. 21 maggio, ore 16.30, la Famiglia agostiniana si ritroverà riunita per la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da padre Robert Prevost, priore generale dell’Ordine agostiniano. Ore 17.30, consegna del riconoscimento internazionale Santa Rita: le cinque donne ricevono la pergamena che attesta la loro opera di “donne ritiane”. A seguire, la solenne celebrazione del Transito di santa Rita, presieduto dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo. Ore 21.30, arrivo della Fiaccola proveniente da Râmnicu Vâlcea (Romania), città gemellata con Cascia. La fiaccola viene deposta sul sagrato della basilica di Santa Rita ed è il simbolo del gemellaggio annuale che vede come protagoniste Cascia insieme a una città italiana o estera che abbia un forte legame con santa Rita. La città scelta quest’anno è Râmnicu Vâlcea (Romania) dove, nel 2006, è stata edificata la prima chiesa greco-cattolica del Paese, dedicandola alla Santa di Cascia. 22 maggio, ore 5, inizio delle messe. Ore 10.15 arrivo del Corteo storico sul sagrato della basilica. Ore 11, il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, celebra il solenne pontificale; a conclusione, la tradizionale benedizione delle rose e la supplica a santa Rita. Ore 18 ultima celebrazione eucaristica, dedicata ai benefattori del santuario.

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