‘Dove c’è guerra che io porti l’amore’

Moira Stocchi, in servizio civile in Kosovo, chiede aiuto per dare una casa decente a una famiglia. Appello rilanciato dalla Caritas di Castel Ritaldi

L’audace e generosa scelta di Moira di partire per il Kosovo è stata accolta con grande ammirazione da tutti, soprattutto per il coraggio e la determinazione che ha mostrato nell’attuare questo progetto, ed ora nel portarlo avanti, nonostante le difficoltà incontrate. Quella che sta vivendo Moira Stocchi, ventitreenne di Castel Ritaldi, è un’esperienza di vita volta ad aiutare gli altri, ma anche alla crescita spirituale. È una risposta a quanti affermano che i giovani non si interessano ad altro che a loro stessi. La scelta di Moira è fortemente sostenuta dai ragazzi e giovani dell’oratorio di San Gregorio in Nido della sua parrocchia: tutti fanno il tifo per lei. Molti di loro, affascinati dalla sua decisione, vedono in questa loro amica un ottimo esempio da seguire. L’iniziativa a cui Moira ha aderito fa parte del Servizio civile volontario, che consiste in un’esperienza missionaria presso la casa-famiglia gestita dalla Caritas regionale umbra in Kosovo. Ora lei sta tentando, come ha detto prima di partire, ‘di dare amore a quei piccoli che sono costretti a vivere con l’incubo della guerra’. In una realtà come quella kosovara, molto lontana dalla nostra, Moira ha conosciuto la realtà di una numerosa famiglia costretta a vivere in un ambiente malsano, dove noi non alleveremmo nemmeno degli animali. Era inevitabile che pensasse ad aiutare questa famiglia, ma come fare? Lei non ha risorse, quindi ha pensato a noi che siamo i suoi amici. Ha, dunque, chiesto aiuto alla Caritas parrocchiale proponendoci di aiutarla a costruire una casa per questa famiglia e migliorare le loro condizioni di vita. Si tratta di edificare una semplice abitazione che permetta una vita dignitosa a queste persone. Il costo previsto è di 12.000 euro, una cifra che per noi giovani è impossibile da mettere insieme. La parrocchia ha perciò pensato di contribuire, per quanto possibile, raccogliendo delle offerte e organizzando una cena per raggranellare fondi destinati alla realizzazione di tale progetto. La serata, che si è svolta al ristorante ‘Grotta della Torre’ a Castel San Giovanni di Castel Ritaldi il 15 dicembre, è stata allietata dai ragazzi dell’oratorio parrocchiale con ricche tombolate e tanti altri giochi.

AUTORE: Ambra Falchi