È tornato alla Casa del Padre mons. Giuseppe Ricci, canonico onorario della cattedrale di San Lorenzo

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Mons. Giuseppe Ricci

Nel pomeriggio della vigilia dell’Epifania del Signore, domenica 5 gennaio, dopo una fulminante malattia, è tornato alla Casa del Padre mons. Giuseppe Ricci (1939-2025), per la gran parte dei suoi oltre sessanta anni di sacerdozio parroco di “campagna” e di “città”, ricoprendo anche delicati incarichi curiali tra cui quello di economo diocesano per 17 anni, oltre ad essere stato per un periodo segretario dell’arcivescovo Cesare Pagani.

Attivo sacerdote fino a poche settimane fa, don Giuseppe, in una lunga e significativa intervista rilasciata al settimanale La Voce, il 17 maggio scorso, in occasione del suo 60° di sacerdozio e 85° compleanno (era nato a Perugia il 15 maggio 1939), quasi un’autobiografia, dice: “È curioso, alla veneranda età di 85 anni, trovarsi quasi conteso da parroci che dicono di avere bisogno del mio aiuto. Attualmente sono collaboratore di un parroco che ha cinque parrocchie… Ogni giorno ringrazio il Signore, perché ho svolto tanti ruoli in quasi sessant’anni di sacerdozio, iniziando come cappellano a San Donato all’Elce di Perugia e poi parroco a San Valentino della Collina. Con l’arrivo dell’arcivescovo Cesare Pagani sono diventato suo segretario e canonico della cattedrale di San Lorenzo”.

Il ricordo dell’amico don Alberto Veschini

E l’amico di una vita nel sacerdozio e non solo, don Alberto Veschini, così lo ricorda: “Perdo un fratello ed è impensabile colmare questa mancanza. Per tanti anni abbiamo condiviso insieme l’ideale della spiritualità del movimento dei Focolari di Chiara Lubich. È stato per me una grazia conoscere don Giuseppe e vivere questi ultimi due anni l’uno accanto all’altro qui in canonica a Ponte Felcino, un’esperienza meravigliosa da lui stesso coniata ‘focolare sacerdotale’. Immenso è stato l’affetto di don Giuseppe alla sua Chiesa e alla sua gente”, conclude l’amico parroco don Alberto al cui cordoglio per la famiglia Ricci si associa quello dell’arcivescovo Ivan Maffeis, che proprio ieri gli aveva fatto visita in ospedale, e di tutto il Clero diocesano.

Le esequie

Le esequie, presiedute dall’arcivescovo insieme ai sacerdoti diocesani, si terranno martedì 7 gennaio, alle ore 15, nella cattedrale di San Lorenzo dove tante volte don Giuseppe ha celebrato l’Eucaristia come canonico; mentre la camera ardente sarà allestita nella cripta della chiesa parrocchiale di Ponte Felcino, lunedì 6 gennaio, dalle ore 15 alle 19, e martedì 7 dalle ore 9 alle 12.

 

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