Educare in modo scout

Varato dall'Agesci dell'Umbria il nuovo Progetto quadriennale per la formazione

L’Agesci Umbria ha approvato nella sua assemblea regionale del 22 e 23 novembre il nuovo Progetto regionale che detta le linee di lavoro dei prossimi quattro anni. L’Associazione guide e scout cattolici italiani per rappresentare il suo nuovo progetto ha scelto l’immagine del ‘vino nuovo che riempe gli otri e non li rende aridi e fragili’. Un ‘vino’ che dà speranza, ‘imbottigliato’ dopo un anno di lavoro, confronto e dibattito che ha visto impegnati tutti i gruppi scout della regione. Ora il nuovo progetto inizia il suo cammino per servire le 28 comunità Capi presenti nella nostra regione. Il Progetto regionale esprime le ‘direzioni di lavoro ed impegno’ che le strutture regionali devono perseguire per garantire supporto e formazione ai capi impegnati nel servizio educativo. Molti sono gli ambiti educativi investiti dalle aree prioritarie individuate nel documento appena approvato, sui quali lo scoutismo umbro interverrà nei prossimi anni: il supporto all’educatore nel definire la propria identità e il proprio ruolo; la necessità di sviluppare un’effettiva capacità di accoglienza e di attivare relazioni efficaci con i territori; sostenere le strutture associative nella realizzazione degli obiettivi definiti. Nel Progetto tornano alcune parole chiave della proposta scout: essere testimoni ed educatori solidi nella fede e nelle scelte portanti, formazione permanente dei Capi, partecipazione, verifica dei percorsi condivisi, crescita del capo-educatore nella consapevolezza che attraverso la propria vita si è chiamati a parlare di Dio. Nelle nuove linee programmatiche regionali traspare forte la volontà dell’Agesci di essere presente e agire nel territorio assumendo il ruolo di costruttore efficace di relazioni con le altre organizzazioni, con le istituzioni, con il mondo dell’informazione e della comunicazione umbra. ‘Progettare è essenziale per la buona riuscita della proposta che facciamo ai bambini e ai ragazzi dei nostri gruppi – ha affermato Alfredo Santarelli, responsabile regionale dell’Agesci Umbria all’indomani della approvazione del Progetto. – Siamo convinti che sia fondamentale fermarsi a riflettere per essere pronti ad agire. Solo così saremo efficaci e utili alla crescita di uomini e donne consapevoli delle proprie responsabilità’. Il Progetto non poteva non fare i conti con la complessità crescente della attuale società dove i gruppi scout operano: da qui l’esigenza di essere pronti ad accogliere l’altro e il diverso. Scorrendo le pagine in cui è sintetizzato il percorso sul quale camminerà l’Agesci Umbria, sembra proprio che il lavoro da fare sarà ricco di nuovi impulsi per ricercare quel miglioramento continuo necessario a chi ha scelto di seguire la vocazione di educatore. Alessandra Tarquini

AUTORE: Alessandra Tarquini