L’uomo più ricco del mondo, o creduto tale, ha diffuso su scala planetaria un suo pensiero dicendo che non ha senso che gli Usa spendano i loro soldi per la difesa dell’Europa. Potremmo infischiarcene, ma quest’uomo è uno stretto collaboratore e ispiratore del presidente Trump e dunque conviene prestargli attenzione.
In realtà, per tutta la seconda metà del Novecento, e anche dopo, gli Usa hanno speso somme enormi nei Paesi dell’Europa occidentale, per la difesa militare e anche – soprattutto nella fase della ricostruzione postbellica – per sostenere la loro economia. Ma è stata una scelta “senza senso”? Certamente no.
Furono investimenti che giovarono moltissimo ai Paesi destinatari, ma altrettanto all’economia degli Usa e alla loro politica. Presero il via con quello che fu chiamato il “piano Marshall” (dal nome del segretario di Stato che lo lanciò nel 1947) ovvero Erp (European recovery program).
Mi permetterete di attingere ancora ai miei ricordi di scolaretto nei primi anni Cinquanta: una volta all’anno comparivano in classe signori sconosciuti (penso che fossero impiegati ministeriali) che ci spiegavano, perché ne parlassimo a casa, quante belle cose faceva l’Erp. E ci davano materiale illustrativo (tutte cose molto modeste, i tempi erano duri) fra cui una specie di fumetto il cui eroe era un bambino chiamato Erpino. Nessuno ci diceva che i soldi venivano dall’America, ma quelli pensavano che i nostri genitori lo sapessero già e naturalmente era così.
Quello che poi fu chiamato il miracolo economico, lo straordinario sviluppo dell’economia italiana in quegli anni, fu dovuto anche a questo e alle facilitazioni che sul mercato americano avevano i prodotti italiani.
Per gli americani, l’Italia era un terreno da coltivare con cura, perché c’era un fortissimo Partito comunista di cui loro avevano paura e De Gasperi gli aveva spiegato che l’unico modo per bloccare il comunismo non era mettere in prigione i comunisti ma migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, facendo crescere l’economia. Ma del resto molti in Italia (checché ne pensasse Peppone) avevano capito che non era vero che la Urss di Stalin fosse il paradiso dei lavoratori.
Musk di tutto questo chiaramente non sa nulla.
E oggi viviamo in un ciclo storico diverso. Ma ciò non ci impedisce di dire che gli Usa tradiscono innanzi tutto se stessi se abbandonano l’Europa al suo destino.