Festa e un nuovo Vescovo

Festa di san Costanzo: per l'ordinazione di mons. Ceccobelli presenti 18 vescovi. I consacranti sono Chiaretti, Bottaccioli e Chamgwera. Il messaggio di mons. PIetro Bottaccioli

La festa di san Costanzo, vescovo e martire, patrono principale della diocesi di Perugia e considerato fondatore di questa Chiesa locale, quest’anno verrà solennizzato con un rito raro e particolare, quello dell’ordinazione episcopale di mons. Mario Ceccobelli. Possiamo dire che non vi è maniera migliore di questa per ricordare la figura di Costanzo. Nella festa dell’antico vescovo il suo attuale successore mons. Chiaretti, ripete il gesto dell’imposizione delle mani per la consacrazione e la missione di un nuovo pastore. Così la Chiesa si perpetua nel tempo, mai perdendo il contatto con le sue lontane e ricche radici storiche. Lo stesso rito dell’ordinazione episcopale, di cui non conosciamo l’esatto cerimoniale, con cui è stato consacrato Costanzo è comunque identico nel suo gesto essenziale, l’imposizione delle mani, con l’invocazione dello Spirito santo: ‘Effondi ora sopra quest’Eletto la potenza che viene da te, o Padre, il tuo Spirito che regge e guida: tu lo hai dato al tuo diletto Figlio, Gesù Cristo, ed egli lo ha trasmesso ai Santi Apostoli, che nelle diverse parti della terra hanno la Chiesa come tuo santuario, a lode e gloria perenne del tuo nome’ (Preghiera di ordinazione). Si faranno altre diverse azioni liturgiche, come la posizione del libro dei Vangeli sul capo, la consegna dell’anello, del pastorale, della mitria, tutti gesti che potranno essere seguiti dai maxischermi predisposti in fondo alla cattedrale e forse anche in piazza. I vescovi consacranti saranno mons. Chiaretti, il vescovo di Gubbio Bottaccioli e mons. Chamgwerra di Zomba. La Chiesa eugubina si prepara ad accogliere il nuovo vescovo, mons. Mario Ceccobelli, cinquantonavesimo successore del patrono sant’Ubaldo, il 6 febbraio. Intanto, il suo predecessore, mons. Pietro Bottaccioli, ha indirizzato a mons. Ceccobelli il suo saluto a nome dell’intera comunità diocesana. Questo il testo integrale, che appare tra l’altro sui muri della città. La Diocesi di Gubbio accoglie con gioia e gratitudine mons. Mario Ceccobelli che il Santo Padre ha scelto a succedermi sulla Cattedra di sant’Ubaldo. Sabato 29 Gennaio, con il dono dello Spirito, conferitogli nell’ordinazione episcopale nella Cattedrale della sua Perugia, Egli entra nella successione degli Apostoli, fondamento della sua dignità e della sua missione pastorale, che svolgerà in mezzo a noi a cominciare dal suo ingresso in Diocesi Domenica 6 febbrai. È comune il sentimento di attesa, essendo nato immediatamente un profondo feeling tra mons. Ceccobelli, il clero e il popolo, che nell’ascolto del suo primo messaggio e nella successiva intervista attraverso la tv locale, nell’umiltà e nella cordialità della presentazione, hanno scoperto l’autenticità della Persona, così come nell’apprezzato invito a me rivolto ad abitare insieme con lui e nella sottolineatura dell’avverbio ‘insieme’ con il clero, i religiosi e i laici, a connotare la sua conduzione pastorale, hanno colto il suo spirito di comunione e, nel privilegiare il suo rapporto con i malati e i poveri, una chiara opzione evangelica. Il saluto non formale alle autorità civili e alle istituzioni e l’inserimento dei tre Ceri nello stemma vescovile dicono come Egli si sia subito calato nella nostra cultura ecclesiale e civica, intendendo continuare, nello spirito di S. Ubaldo, santo della riconciliazione, il servizio di profonda pacificazione che fa della Chiesa l’anima della intera comunità. Gubbio 20 gennaio 2005.

AUTORE: ' Pietro Bottaccioli