Funerali di Papa Francesco. L’emozione, la commozione e la gioia ha segnato la giornata romana di oltre 500 adolescenti perugini. Accolti nella serata del 25 aprile nella parrocchia di San Gregorio VII, dopo aver partecipato a Perugia alla “Stand by me” per la formazione di animatori “Gr.Est.” (Papa Francesco: un segnale di luce per tanti adolescenti – LaVoce), si sono svegliati prima dell’alba, intorno alle 4.30 di questa mattina 26 aprile. Si sono poi incamminati per arrivare il più vicino possibile a Piazza San Pietro.
Molti di loro hanno raggiunto l’inizio del Colonnato del Bernini, altri la fine di Via della Conciliazione, insomma in “buona posizione” per seguire il funerale del Papa, consapevoli di essere tra i 250mila che hanno vissuto in diretta un evento storico di portata planetaria con numerosi capi di Stato e di Governo e decine di delegazioni diplomatiche estere.
Hanno anche vissuto il Giubileo degli Adolescenti concluso in serata con la veglia di preghiera per Papa Francesco guidata dall’arcivescovo Ivan Maffeis sempre nella parrocchia di San Gregorio VII da dove sono ripartiti per Perugia con dieci autobus.
Esserci per l’ultimo saluto a Papa Francesco
Accomunati dal sentimento di voler esprimere la propria gratitudine al loro Papa nell’essere presenti e partecipi alla storica giornata dell’ultimo saluto di tutto il mondo cattolico e non solo, al successore di san Pietro venuto “quasi dalla fine del mondo”, questi ragazzi hanno scattato delle istantanee con i cellulari permettendo al sito diocesano di realizzare quasi in diretta un paio di fotogallery e relativi testi (www.diocesi.perugia.it).
Le testimonianze al funerale di Papa Francesco
Martina, responsabile del gruppo “Sentinelle” dell’Oratorio “GP2”, commenta: “E’ bello poter dire di esserci stati in questo tempo di grazia nel viverlo con tanti adolescenti della nostra Diocesi e della nostra Umbria, consapevoli del momento che si è vissuto nel ricordo di Papa Francesco. Un Papa che sarà sempre molto amato ed è stato bello esserci insieme a tutto il mondo rappresentato dai ‘grandi’ come anche da noi ‘piccoli’ della terra”.
Per Gabriele, quindici anni, è stata la prima volta in piazza San Pietro: “Sono molto emozionato. Spero di vivere quest’esperienza al massimo, perché sono momenti che capitano molto raramente, come dice un antico detto ‘ogni morte di papa’, facendone tesoro per la vita e aiutandomi a crescere.
Grazie a quanti ci hanno permesso di vivere il Giubileo di noi adolescenti e sono sicuro di provare un’altra emozione nel passaggio dalla Porta Santa di San Pietro”. E così è stato per tutti i 500 perugino-pievesi quando di pomeriggio, rimessisi nuovamente in fila lungo Via della Conciliazione, hanno attraversato la Porta Santa.
È stata anche un’esperienza intensa nel vivere “quasi due giornate in una e ricevendo come ‘trofeo’ delle bandane donate una dal kit del pellegrino universale e l’altra dalla Diocesi di Perugia pensando anche alla preparazione del Gr.Est”. Racconta la giovane animatrice della parrocchia della Cattedrale Chiara Terzolo, in servizio civile presso le ACLI Provinciali.
Aiutare i più giovani a comprendere le parti in latino della messa
“Pur non essendo in una posizione ottimale per seguire la messa – prosegue Chiara – ho avuto la possibilità di sperimentare sia lo scambio della pace con persone straniere con le quali è bastato un sorriso, un gesto molto emblematico pensando anche all’omelia, sia all’episodio che mi è capitato conoscendo un po’ di latino e la liturgia delle messe solenni. Ho aiutato i ragazzi di dieci anni più giovani di me a seguire meglio la celebrazione. È stato anche bello cogliere il loro interesse e la voglia di partecipare e comprendere le cose profonde”.
La testimonianza del futuro sacerdote
Ad accompagnare gli adolescenti c’era anche Samuele Betti, il giovane perugino che sarà ordinato sacerdote il 28 giugno nella cattedrale di San Lorenzo, il primo della Diocesi del capoluogo umbro ad esserlo sotto un nuovo pontificato. “Siamo qui in tanti giovani – commenta – per dare l’ultimo saluto a questo fratello che ci ha preceduto alla Casa del Padre, e per ringraziarlo per l’amore con cui ci ha accompagnato nel suo ministero invitandoci a sognare, soprattutto a noi giovani, e a uscire come cristiani per ricordare che la Chiesa è la casa di tutti, la famiglia di tutti i popoli. Ora ci rimettiamo alla volontà del Padre, a pregare perché susciti un nuovo Pastore secondo il suo cuore guidandoci in questo nuovo periodo storico”.
Funerale del Papa, l’Umbria rappresentata da cardinali, vescovi e presidente della Regione
Al funerale di Papa Francesco, come concelebranti c’erano anche i vescovi umbri, in primis i cardinali Ennio Antonelli, Giuseppe Betori e Gualtiero Bassetti. Mentre e a rappresentare la Regione c’era la presidente Stefania Proietti, che ha commentato: “Papa Francesco sarà con noi ogni volta che difenderemo i più fragili, ogni volta che sceglieremo la pace al posto dell’odio, l’accoglienza al posto dell’emarginazione… Con gratitudine e amore l’Umbria saluta Papa Francesco, fratello di San Francesco e testimone di luce”.
“Un Papa in mezzo alla gente, con il cuore aperto verso tutti”, ha detto il cardinale decano Giovanni Battista Re nell’omelia (https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-04/papa-francesco-funerale-piazza-san-pietro-26-aprile-2025.html).Il decano del Collegio Cardinalizio si è anche soffermato sul significato della scelta di Papa Bergoglio di chiamarsi Francesco. “ Una scelta – ha sottolineato – che da subito apparve il simbolo di un programma e di uno stile su cui egli voleva impostare il suo pontificato, cercando di ispirarsi allo spirito di San Francesco d’Assisi”.
Riccardo Liguori