Per la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, il G7 assisano (svoltosi dal 14-16 ottobre tra Assisi e Solfagnano ndr) in quanto “forum internazionale che riunisce i ministri di sette delle principali economie avanzate del mondo, dedicato ai temi della disabilità e dell’inclusione, è il segnale di un cambio di passo. Non ci attendiamo soluzioni, il giorno dopo, di tutti i problemi; ma questo G7 costituisce certamente l’avvio di un processo. Il fatto che per la prima volta le grandi economie del mondo mettano a tema l’inclusione e la disabilità dimostra la consapevolezza che un autentico sviluppo, integrale e sostenibile, si può realizzare solo garantendo la partecipazione di tutti alla vita sociale, politica ed economica di un Paese. Insomma, che occorre maturare logiche inclusive in ogni ambito”.
Economy of Francesco, al Serafico gettato il seme dell’economia inclusiva
Il pensiero va quindi a due anni fa, 24 settembre 2022, quando Assisi ha ospitato The Economy of Francesco e il Serafico è stato la sede del Comitato. “Molti dei nostri ragazzi – ricorda Di Maolo – già da allora dicevano: pensa se un giorno potessimo incontrare i Grandi della Terra e parlare con loro…”. Dei 12 villaggi di quell’evento, uno, ospitato al Serafico, era dedicato a disabilità, disuguaglianze, inclusione: “Sapere che a distanza di due anni, proprio qui dove è stato gettato quel seme dell’economia inclusiva di cui parla Francesco, questo sia divenuto tema dell’agenda anche dei grandi, ci emoziona”.
“Servono movimenti verticali e un’ondata orizzontale”
L’inclusione non si può ottenere solo con l’abbattimento di barriere architettoniche e l’elargizione di sussidi; servono “movimenti verticali e un’ondata orizzontale”. I primi – spiega – sono “le politiche degli Stati, le strategie per contrastare le discriminazioni e garantire a tutti il diritto alla piena partecipazione civile, sociale e politica alla vita quotidiana”. Poi “c’è bisogno di un’ondata orizzontale, ossia un movimento di comunità e di prossimità finalizzato a creare condizioni che consentano di realizzarsi concretamente in quanto esseri umani, nonostante i limiti, in tutte le dimensioni dell’esistenza”. E non solo nelle “macro-aree: educazione; salute, intesa anche come cura e riabilitazione; lavoro”, ma anche in riferimento agli “altri diritti fondamentali, dallo sport alla cultura”.
Al Serafico “Accogliamo” uno degli eventi collaterali
Nella giornata di accoglienza delle delegazioni ministeriali, il Serafico ha ospitato “Accogliamo”, uno degli eventi collaterali del G7, trasformandosi in un laboratorio di esperienze collettive aperte al pubblico, all’insegna dell’inclusione e della partecipazione attiva. In programma attività sportive e artistiche, coinvolgendo ragazzi con disabilità e non, artisti, sportivi e associazioni del territorio. Anzitutto la mototerapia con Vanni Oddera, uno dei massimi esponenti del freestyle motocross al mondo, che da quasi vent’anni fa sperimentare l’emozione della velocità e la libertà della moto a persone fragili.
Ad oggi sono oltre 60 mila i ragazzi con disabilità, i bimbi ospedalizzati e le persone con varie forme di autismo che hanno potuto condividere questa esperienza migliorando la propria qualità di vita. Poi il baskin, grazie alla collaborazione con Eisi (Ente italiano sport inclusivi), pensato per permettere alle persone, con disabilità e non, di giocare nella stessa squadra adattando le regole della pallacanestro tradizionale.
Giovanna P. Traversa