Giornata della vita consacrata

Si celebra venerdì 2 febbraio, giorno in cui la Chiesa ricorda la Presentazione al tempio di Gesù bambino, la 22a Giornata mondiale della Vita consacrata. In questa giornata, tutti i fedeli sono invitati a vivere un momento di preghiera e di ringraziamento per il dono delle vocazioni. Tante le iniziative proposte nelle diocesi e nelle parrocchie e culmine di tutta la giornata è la celebrazione della messa presieduta da papa Francesco, nella basilica vaticana, alle ore 17.30. Particolare importanza sarà data quest’anno alla Giornata nella diocesi di Perugia: è la prima volta che il nostro arcivescovo, il cardinale Gualtiero Bassetti, presiede tale celebrazione in qualità di presidente della Cei. Per questo tutti i consacrati sono invitati alle ore 17 nella sala del Dottorato (logge di San Lorenzo) per ascoltare la sua autorevole parola, di incoraggiamento e indirizzo. Poi tutti assieme andremo in Cattedrale per la celebrazione suggestiva che si svolgerà con il tradizionale rito della “Candelora” (in questo giorno si benedicono le candele, poiché nel brano evangelico proposto dalla liturgia del giorno, Cristo viene definito da Simeone “luce per illuminare le genti”).

La nostra diocesi ha subìto un forte calo e invecchiamento della Vita consacrata, ma dobbiamo ringraziare il Signore per la presenza di 7 Monasteri femminili e di due maschili, della presenza di tutte le famiglie Francescane, dei Benedettini, Domenicani, Passionisti, Agostiniani, Barnabiti, Guanelliani, Salesiani con circa 100 religiosi sacerdoti e 200 suore, impegnati tutti nella pastorale diocesana, nelle scuole materne ed elementari e nell’aiuto fattivo alle parrocchie. La nostra preghiera perché il Signore ci sostenga e mandi valide vocazioni.

Il dono dei consacrati
Sono migliaia i consacrati e le consacra- te in tutto il mondo che accolgono il dono della vocazione con gioia e disponibilità nei molteplici carismi, che nella loro vita cercano il volto di Dio, impegnandosi a costruire la pace e la fraternità, nonostante le difficoltà. “Viviamo un momento della storia umana bisognosa di un senso vocazionale della vita – sottolinea il cardinale De Aviz, prefetto della Congregazione per gli istituti di Vita consacrata e le società di Vita apostolica in una nota diffusa dallo stesso dicastero – . A noi serve un progetto, una fonte di senso esistenziale, carico di gioia e di speranza. Noi consacrati fin dall’esperienza battesimale, inseriti nella vita di Dio e nella sua famiglia, la Chiesa, siamo eredi del patrimonio vocazionale e carismatico della Chiesa e sentiamo la gioia e il dovere di custodirlo e promuoverlo”.

La festa della Vita consacrata fu istituita dal papa s. Giovanni Paolo II dopo il Sinodo dei vescovi sulla vita consacrata che ebbe la sua espressione più alta nella esortazione apostolica Vita consecrata del 25 marzo 1996: il Sinodo dei vescovi fu tenuto dal 2 al 9 ottobre 1994 e suscitò grande interesse per l’esame approfondito della situazione mondiale sullo stato delle vocazioni sia alla vita contemplativa dei monaci e delle monache, sia della vita attiva dei numerosi Ordini religiosi e delle congregazioni sia maschili che femminili.

 

AUTORE: Giustino Farnedi Osb delegato episcopale per la Vita religiosa