Giovani e Giubileo. L’Umbria è pronta all’accoglienza

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A sinistra un computer, a destra don Luca castrica con due giovani seduti di profilo davanti al pc
Don Luca Castrica

L’Umbria si prepara ad accogliere migliaia di giovani pellegrini da tutto il mondo in occasione del Giubileo, un evento che segna un momento significativo per la Chiesa cattolica e per i credenti. L’iniziativa, che culminerà tra luglio e agosto con l’arrivo di ragazzi da diverse nazioni, prima in Umbria e poi a Roma, vede la comunità regionale in prima linea grazie a un’ampia mobilitazione di volontari, famiglie e istituzioni ecclesiali.

Un’accoglienza che diventa evangelizzazione

Don Luca Castrica, responsabile della Segreteria regionale istituita dalla Pastorale giovanile umbra per coordinare l’accoglienza dei giovani in Umbria durante il Giubileo, sottolinea il ruolo chiave che l’Umbria gioca in questo Giubileo, grazie alla sua eredità spirituale e alla canonizzazione del beato Carlo Acutis, che sarà celebrata il 27 aprile a Roma nel corso del Giubileo degli adolescenti. “L’idea è quella di offrire ai pellegrini un clima familiare di accoglienza, che diventi anche un’opportunità di evangelizzazione reciproca”, spiega. Le otto diocesi umbre si stanno adoperando per garantire ospitalità ai giovani che arriveranno, cercando famiglie disponibili ad accoglierli e collaborando con le amministrazioni comunali per individuare strutture adatte. La Conferenza episcopale umbra ha istituito una segreteria regionale, coordinata dallo stesso don Luca e composta da sacerdoti e giovani dell’Anspi, l’associazione che lavora da mesi per garantire un’organizzazione efficiente. In parallelo, la Pastorale giovanile regionale sta promuovendo la partecipazione dei giovani umbri al Giubileo, con pellegrinaggio verso Roma dal 31 luglio, evento atteso con entusiasmo crescente, come ci conferma lo stesso don Luca.

L’Umbria, crocevia internazionale di pellegrinaggi

Il fermento non riguarda solo i giovani umbri, ma coinvolge anche gruppi provenienti da vari Paesi, tra cui Polonia, Portogallo, Spagna, Francia e Stati Uniti. Alessia Vinciguerra , volontaria del Servizio civile universale e collaboratrice Anspi, racconta come, grazie alla rete di contatti internazionali, siano giunte numerose richieste di ospitalità. “Un gruppo di coreani e filippini sta valutando di venire qui, e ne siamo onorati”, ci dice. L’accoglienza avrà molteplici forme: famiglie ospitanti, strutture dedicate, palestre. “Siamo ancora alla ricerca di famiglie disponibili, consapevoli che accogliere un pellegrino è una benedizione per chi lo ospita e per chi viene accolto”, aggiunge Alessia, sottolineando lo spirito di condivisione che anima questo progetto.

Comunicare per coinvolgere tutti

Un aspetto fondamentale dell’organizzazione riguarda la comunicazione, affidata a giovani esperti del settore come Matteo Ricci , volontario del Servizio civile e anche lui collaboratore Anspi.

“Abbiamo creato il sito umbriajubilee.it, che presto sarà online, e pagine social su Instagram e TikTok per coinvolgere i giovani e rendere l’evento accessibile a tutti”, racconta. L’obiettivo è duplice: informare e invogliare i pellegrini a partecipare, ma anche sensibilizzare gli umbri sull’importanza di accogliere.

“Stiamo lavorando anche su gadget e strumenti digitali per creare un vero e proprio movimento di partecipazione, sia dal vivo che online”, spiega Matteo. L’Umbria si prepara al meglio, dunque, per vivere un’esperienza straordinaria di fede, accoglienza e condivisione. Un evento che, attraverso l’impegno e l’entusiasmo dei giovani, si propone di lasciare un segno profondo nella vita di chi vi prenderà parte.o

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