Giovenale, il Vescovo venuto dall’Africa

Il 3 maggio Narni celebra il patrono san Giovenale. Per l'occasione, verrà pagata la cauzione per liberare cinque prigionieri in Mozambico

È un’antica tradizione medioevale, legata alla festa del patrono di Narni, san Giovenale, quella di liberare dei prigionieri per la celebrazione del 3 maggio. Un gesto che si ripete ancora oggi, voluto dal vescovo Paglia, che sottolinea un atto di solidarietà con l’Africa. In collaborazione con le autorità del Mozambico, infatti, dopo quelli degli anni scorsi, anche nel 2006 saranno liberati cinque detenuti del Paese africano con il pagamento della cauzione. Sono in gran parte giovani che si trovano in carcere duro anche per piccoli reati, come il furto di un pollo, e che sono sottoposti a ogni forma di privazione e vessazione. Una tradizione che lega oggi ancor di più san Giovenale alle sue origini africane. ‘L’Africa ci ha dato il vescovo Giovenale – spiega mons. Paglia – in questo modo noi ricambiamo aiutando dei ragazzi che per piccoli reati si trovavano a vivere in condizioni disumane’. San Giovenale fu martirizzato il 3 maggio sulla via Nomentana, insieme a Evenzio, Alessandro e Teodulo. San Gregorio Magno nei Dialogi (IV, 12) e nelle Homiliae in Evangelium ricorda un vescovo di Narni, di nome Giovenale, qualificandolo martire. Lo stesso Gregorio ricorda il sepolcro di Giovenale esistente sempre a Narni. Di Giovenale esiste inoltre una Vita scritta dopo il VII sec., di scarso valore storico, secondo cui egli era di origine africana e, ordinato da papa Damaso, fu primo vescovo di Narni. Sempre secondo questa Vita, fu sepolto alla porta Superiore della città sulla via Flaminia. Nel IX secolo il corpo di Giovenale fu trafugato, insieme a quello dei santi Cassio e Fausta, e trasportato a Lucca, ma in seguito fu restituito a Narni e posto nella cattedrale. Giunta quest’anno alla 38a edizione la festa cittadina della ‘Corsa all’anello’, che fa da cornice alla ricorrenza della celebrazione del Santo patrono, si svolgerà dal 27 aprile al 14 maggio, rievocando gli antichi fasti medioevali di una città storica tra le più belle dell’Umbria, con monumenti imponenti e preziosi gioielli architettonici. Il programma della festa (circa 100 tra rievocazioni, mostre, spettacoli, convegni, concerti e tanto altro ancora) propone, ogni giorno, tantissime iniziative da vedere e da vivere, senza dimenticare che, dal far della sera fino a notte inoltrata, le luci delle fiaccole e i colori dei vessilli appesi ad ogni finestra, faranno di ogni angolo del centro storico uno scenario veramente unico. Da ricordare le ‘Giornate medievali’, vere e proprie rappresentazioni teatrali scritte e realizzate dai giovani dei tre terzieri, che traggono ispirazione da fatti e personaggi realmente esistiti nel Medioevo. Ed infine la solenne celebrazione alle ore 11, nella cattedrale di Narni e la processione per le vie della città.