Green economy ed equità

Città di Castello. I temi affrontati alla 20a edizione della Fiera delle Utopie concrete
Una delle attività promosse in una passata edizione della Fiera e che hanno coinvolto le scuole

Giunta alla 20a edizione, la Fiera delle Utopie concrete affronta quest’anno il tema della green economy e dell’equità. Dopo aver trattato tematiche legate alla conversione ecologica dell’economia e della società, quello del 2012 è il terzo appuntamento sulle virtù ecologiche. La storica manifestazione nacque alla fine degli anni Ottanta quando l’Amministrazione comunale decise di affrontare con una certa lungimiranza argomenti all’epoca ancora prematuri, muovendo i primi passi verso la composita dimensione dell’ecologia. Nasce così l’agenzia Fiera delle Utopie concrete che nel corso degli anni ha puntato l’attenzione su aspetti specifici diversi ma legati dalla comune convinzione che quella ecologica non sia solo una questione tecnica o politica ma necessiti di un coinvolgimento più ampio, una sorta di conversione sociale condivisa e partecipata. Nei giorni tra il 31 ottobre ed il 5 novembre numerose sono state le iniziative che hanno costellato l’edizione della Fiera, che quest’anno si è affiancata alla Mostra mercato nazionale del tartufo bianco inserendosi a pieno titolo nel progetto di valorizzazione territoriale che fa dell’Altotevere un territorio virtuoso e sensibile. Proprio dall’ambito territoriale la Fiera intende partire rilanciando in prospettiva nazionale ed europea le quattro linee guida che potranno consentire di affrontare e superare la crisi attuale: sostenibilità, clima, energia, agricoltura e responsabilità sociale d’impresa. Nell’ambito delle iniziative il 27 ottobre è stato inaugurato lo Sportello verde energia attraverso cui il Comune di Città di Castello intende fornire ai cittadini informazioni su come migliorare l’efficienza energetica, ridurre le spese, produrre energia da fonti rinnovabili ed i relativi costi ed incentivi. Mercoledì 31 è stato il momento del convegno “Green economy nell’Altotevere” a sottolineare come in momenti di particolare crisi sia possibile cercare di andare avanti premiando uno stile economico attento alla qualità, al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico. Nella giornata di venerdì 2 novembre si è parlato delle problematiche relative alle fonti di finanziamento, al sostegno economico dei piani d’azione per l’energia sostenibile. Sempre attenta nei confronti dei giovani la Fiera delle Utopie concrete ha coinvolto quest’anno le classi 4E e 4H del liceo scientifico tecnologico Franchetti-Salviani nel progetto di comunicazione ambientale “Il frigo, l’oggetto sconosciuto in casa nostra”. Prendendo spunto dall’elettrodomestico più comune, presente in tutte le case, i ragazzi hanno percorso una riflessione su consumi e sprechi energetici domestici, analizzando quelle abitudini che anche inconsapevolmente caratterizzano le nostre giornate. Di fronte ai dati emersi da questa analisi gli studenti sono stati in grado di suggerire e prendere in considerazione una serie di comportamenti equi da adottare. Il comune frigorifero si fa così interprete di quel messaggio di equità che ha attraversato l’intero percorso storico della Fiera delle Utopie concrete.

AUTORE: Sabina Ronconi