Gubbio e Villa Garibaldi: unite dai Santi e dal cuore

DIOCESI. Le offerte di Quaresima andranno a favore di Villa Garibaldi (Mantova) colpita dal terremoto
La delegazione eugubina con il vescovo Ceccobelli
La delegazione eugubina con il vescovo Ceccobelli

La diocesi eugubina ha “adottato” la parrocchia di Villa Garibaldi, un centro del Mantovano provato dal terremoto che nello scorso mese di maggio ha sconvolto l’Emilia Romagna, provocando danni gravissimi. In particolare le scosse sismiche hanno reso inagibile la chiesa dedicata ai santi martiri africani Mariano e Giacomo (martiri a Cirta di Numidia nel 259 d.C.), i cui resti mortali sono custoditi dal V-VI secolo sotto l’altare maggiore della cattedrale, di cui sono i titolari.

Tutto è nato da una visita-pellegrinaggio che un gruppo di fedeli, guidato dal parroco mons. Giovanni Telò, ha effettuato nella nostra città per venerare le reliquie dei Santi patroni anche della loro chiesa. “Durante la visita – ha dichiarato il vescovo mons. Mario Ceccobelli – sono stato informato dei gravissimi danni provocati dal recente movimento tellurico alla loro chiesa parrocchiale, tanto da renderla inagibile. Da qui l’impegno di sostenere questa comunità destinandole quanto sarà raccolta durante la prossima Quaresima. Confido nella consueta generosità dei fedeli e dei cittadini”.

L’intero progetto è stato messo ulteriormente a punto nel corso di una recente visita nel Mantovano, con una giornata dedicata a Villa Garibaldi, ospite del parroco mons. Telò, effettuata da una delegazione eugubina composta, oltre che dal Vescovo, dal vicario generale mons. Fausto Panfili, dall’economo diocesano mons. Giuliano Salciarini, dal direttore dell’ufficio Beni culturali Paolo Salciarini e da altri parroci. In tale occasione è stato fatto dono alla comunità di una acquasantiera in ceramica con i santi Mariano e Giacomo, opera del ceramista eugubino Giampietro Rampini.

“Nel pomeriggio – racconta Paolo Salciarini – dopo un simpatico incontro con un folto gruppo di parrocchiani che ci hanno ospitato, abbiamo fatto visita alla chiesa dove sono evidenti i segni del sisma ed a tutt’oggi è chiusa. Dalla stessa sono state asportate la pala dell’altare maggiore raffigurante i Santi e le loro statue lignee processionali, poste momentaneamente nel vicino oratorio dove il Vescovo ha concelebrato con i sacerdoti presenti. Nel saluto il nostro Vescovo, come segno del gemellaggio spirituale che unisce le due realtà nel nome dei santi Giacomo e Mariano, ha manifestato alla popolazione provata dagli eventi sismici la vicinanza ed il sostegno della diocesi di Gubbio, che si concretizzerà con una raccolta che verrà indetta durante la Quaresima 2013”.

AUTORE: G. B.