“Gubbio per L’Aquila”

Raccolta fondi per la casa-famiglia delle Salesiane

La solidarietà verso i più deboli: è stato questo il filo conduttore della settimana  “Gubbio per L’Aquila – semplicemente insieme”, organizzata presso la Casa-famiglia “Santa Lucia” in sinergia con l’Associazione nazionale carabinieri e “Gubbio Soccorso”, finalizzata alla raccolta di fondi da destinare alla casa-famiglia “Maria Ausiliatrice” gestita dalle suore Salesiane de L’Aquila, resa inagibile dal terremoto del 6 aprile. Ospitava trenta bambini, oggi alloggiati in altre residenze simili del Lazio e dello stesso Abruzzo, mentre le religiose vivono in alcune roulotte in attesa di una sistemazione migliore. In una settimana, attraverso una serie di iniziative destinate ai più piccoli, che hanno visto la trasformazione in un vero parco giochi del giardino della casa-famiglia “Santa Lucia” – curato da Fabrizio Alunno titolare del ristorante “Coppo”- e la generosa solidarietà di tante persone, tra cui Antonio Orlando di Torino e l’attore Andy Luotto, sono stati raccolti oltre 15 mila euro. Escluse alcune spese di organizzazione, la somma destinata ai bambini aquilani terremotati  ammonta a 10.592 euro, mentre 3.000 euro verranno impiegati per integrare le spese di acquisto delle attrezzature del nuovo parco giochi allestito per bimbi dai 2 ai 6 anni realizzato della casa-famiglia “Santa Lucia”. La cifra raccolta, che verrà consegnata nelle prossime settimane da una delegazione eugubina proprio nelle mani della madre superiora della struttura abruzzese suor Maria Campise, è destinata a pagare l’affitto di un edificio nella zona de L’Aquila che possa far “tornare a casa” e riunire tutti i piccoli per consentire loro di sentirsi di nuovo in famiglia. Il bilancio della settimana è stato operato da madre Dorotea Mangiapane e Fabrizio Girelli della casa-famiglia S. Lucia, dal maresciallo Stefano Polizzi dell’Associazione carabinieri di Gubbio e dal presidente della “Gubbio Soccorso”, Enrico Mattiacci. “Sappiamo bene cosa significa vivere le difficoltà del terremoto: nel 1997 l’abbiamo vissuto in prima persona e ancora oggi in parte viviamo nei container”, ha detto madre Dorotea Mangiapane. “Non potevamo non aiutare i terremotati d’Abruzzo, i bambini in particolare che ora sono senza un tetto, grazie anche alla tanta solidarietà ricevuta dagli eugubini e dalle tante persone a Foligno, Perugia, Umbertide, Città di Castello, Gualdo Tadino e Torino legate alla casa-famiglia”.