Il conflitto del popolo Mapuche in Cile come in Argentina non è affatto cosa nuova. Il vero oggetto del contendere non è la discriminazione di una comunità indigena così estesa, quanto – ancora una volta – il controllo della terra e delle sue risorse. Speculatori senza scrupoli tentano continuamente e in tutti i modi di mettere le mani sul suolo e sul sottosuolo che i Mapuche abitano da sempre. Nelle ultime settimane diversi incendi hanno divorato circa 100 mila ettari di bosco a ridosso della Cordigliera argentina.
Un vero ecocidio che interessa anche abitazioni e interi villaggi. Eppure il bizzarro governo Milei che già nel delirio del suo programma parlava di “difesa della razza argentina”, per mezzo del ministro della Sicurezza Patricia Bullrich – attribuisce la responsabilità del disastro ecologico a “organizzazioni estremiste del popolo Mapuche” promettendo di esercitare la mano dura contro le popolazioni che abitano le zone dei parchi nazionali. Nei giorni scorsi Noelia, ambientalista e animatrice sociale della comunità Mapuche, ha diffuso un video in cui denuncia di aver ricevuto minacce di morte. Il nostro vuole essere un semplice contributo per dare voce a questa palese violazione dei diritti di una minoranza e si unisce alla scorta mediatica a protezione dei difensori della terra.
