I nuovi cristiani hanno seguito il cammino catecumenale diocesano

Durante la grande veglia della notte di Pasqua due adulti e una bambina riceveranno il Battesimo

Saranno due i catecumeni adulti che riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana la notte di Pasqua nella cattedrale di San Lorenzo a Perugia. I fedeli che partecipano alla grande Veglia pasquale sanno bene che ormai sono alcuni anni che degli adulti ricevono il Battesimo (e quindi la Cresima e la prima Comunione) dal nostro Arcivescovo, in quella che è la notte della Salvezza, ed è certamente uno dei segni più significativi della Liturgia. E’ bello, inoltre, sapere che insieme ai due adulti anche una bimba riceverà il Battesimo. Si tratta di Christelle, la seconda figlia di uno dei due catecumeni. La preparazione dei catecumeni è affidata al Servizio diocesano del catecumenato che ormai da tempo sta portando avanti la preparazione dei catecumeni secondo le linee del documento dei Vescovi italiani Orientamenti per il catecumenato degli adulti. “Ci sono ben 11 candidati per il prossimo anno, e non sono solo stranieri: 6 di loro sono italiani”, ci dice don Saulo Scarabattoli, responsabile per il Servizio diocesano e parroco di Santo Spirito. “Si sta facendo sempre più strada l’idea di questo servizio in diocesi – continua don Saulo – così che se certi aspiranti al Battesimo vanno dal Vescovo, il Vescovo li rimanda al Servizio. Poi, ovviamente, come parroco vengo a conoscenza di altri casi. Uno dei candidati di quest’anno ha cominciato nella nostra parrocchia e il prossimo anno ce ne saranno due”. Si incontrano particolari difficoltà nel preparare candidati stranieri? “La maggior parte degli stranieri viene da paesi di religione musulmana o magari da religioni animiste – per esempio quelle africane. Ma quelli che approdano al cristianesimo, che vogliono diventare cristiani, normalmente non hanno mai praticato la loro religione di origine. Addirittura gli albanesi hanno la caratteristica di questo lungo ‘inverno’ dell’ateismo di Stato per cui non c’era niente, non hanno nessuna educazione religiosa, nessuna conoscenza. Alcuni di loro che magari vengono da paesi musulmani o ortodossi hanno delle antiche reminiscenze di nonni o di nonne che facevano fare loro il segno della croce e dicevano qualcosa di Gesù…”.Come procede la preparazione?”Il cammino ordinario è seguito dai cosiddetti accompagnatori. Soggetto complessivo è tutta la comunità, la comunità parrocchiale; però all’interno di questa è bene che ci sia una piccola realtà, una coppia, una famiglia, proprio per dare il senso della famiglia. Diciamo che quella degli accompagnatori è la dimensione normale. La dimensione della famiglia è importante per dare una testimonianza di concretezza, di quotidianità nella preparazione. Non è il prete che li accompagna: l’accompagnatore diventa così anche un modello di cristianesimo realizzato. Ci sono poi delle celebrazioni a livello parrocchiale che consistono, in particolare, negli scrutini dell’ultima Quaresima. E poi c’è la dimensione diocesana che ha la sua parte principale nell’ultima Quaresima, in particolare all’inizio dell’ultima Quaresima: l’iscrizione degli eletti. Poi viene la celebrazione della notte di Pasqua. Il resto delle celebrazioni della Quaresima vengono celebrate in parrocchia. Questi, allora, i tre livelli della preparazione: la dimensione dell’équipe, cioè degli accompagnatori; la dimensione parrocchiale e quella diocesana”. Chi sono, allora, questi due nuovi candidati ad essere ammessi nella nostra Chiesa locale? Richard viene dal Cameroun; è sposato con un’italiana ed hanno due bambini. Una di loro è Christelle. La sua preparazione si è svolta nella comunità parrocchiale di San Costanzo. Eris, invece, un giovane di 18 anni, viene dall’Albania, ed è giunto in Italia con tutta la famiglia per motivi di lavoro. Hanno abitato nel territorio della parrocchia di Santo Spirito, e quindi la preparazione è iniziata con don Saulo stesso, ma ora abitano a San Sisto e la preparazione prosegue lì. Ha anche un fratello più piccolo che si sta preparando per l’iniziazione cristiana, secondo le indicazioni, sempre della Cei, dell'”Iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi”.

AUTORE: Francesca Acito