I piccoli pregano a Lourdes

Pellegrinaggio Unitalsi di 3.500 bimbi, sani e malati

Si è concluso da pochi giorni, a Lourdes, il pellegrinaggio mondiale dei bambini organizzato dall’associazione Unitalsi. Novemila e cinquecento i partecipanti, più di tremilacinquecento bambini, malati e non. Genitori, animatori e religiosi hanno sostenuto ed incoraggiato bambini con vari handicap, mutilati da mine, figli di lebbrosi- spesso crudelmente emarginati- nell’inginocchiarsi e pregare. Antonio di Ella, il presidente dell’Associazione, ha pensato di festeggiare il centesimo anno di attività unitalsiana, compiendo un gesto di carità ancor più significativo: è stato creato, in collaborazione con la Caritas,un programma di donazioni di cibo e acqua verso l’Iraq. Incredibile pensare che ai bambini delle nazioni colpite dalla guerra non è stato permesso di varcare il confine, rendendone così impossibile la partecipazione al pellegrinaggio, dove però non è mancata una profonda preghiera per loro. Il tema proposto è stato quello della fattoria. I bambini hanno costruito la loro arca di Noè, affrontando insieme la fatica e i disagi. Lo slogan, molto espressivo, era “vieni anche tu, costruisci con me”. I vari gruppi, divisi a seconda della provenienza, hanno impersonato un ruolo, un particolare animale della fattoria. Dolcissime le immagini a cui si è assistito…come grande metafora tra bimbi malati e sani, i gattini e i topolini hanno sfilato e giocato insieme, lodando un unico, grande Dio. Anche se lungo e travagliato, il viaggio è stato affrontato con l’allegria e la gioia di vivere, nonostante tutto e tutti, che caratterizza i bambini. Un nuovo approccio verso la preghiera dunque, una nuova concezione di spiritualità, raggiunta in modo semplice e diretto dai piccoli. Sostanziosi gli aiuti arrivati da vari campi. Molto acclamato il piccolo coro dell’antoniano e lo stupefacente clan del Nicaragua. Spogliato delle sue vesti “famose” e trasformato nel buon vecchio Noè, un saggio e spumeggiante Frizzi ha presentato varie serate. Anche attraverso l’esibizione di clown e acrobati i bimbi hanno potuto comprendere l’importanza di un semplice sorriso davanti alle grandi tragedie delle vita e, cosa fondamentale, hanno saputo sorridere insieme, eliminando così ogni piccola diversità fisica, in nome del loro comune, enorme cuore.

AUTORE: Marta Porzi