I primi aiuti alla gente e alle aziende nel Tuderte

Contro gli effetti del maltempo, le misure adottate dalla diocesi e dalle istituzioni a sostegno dei cittadini
Le strade di Pian di San Martino percorse dai gommoni (foto Belfiore)

Le piogge torrenziali che si sono abbattute la scorsa settimana sull’Umbria e in maniera particolare sull’Orvietano, il Tuderte e il Marscianese hanno prodotto danni ingenti e devastazioni. Le forti piogge che si sono abbattute su Orvieto hanno, come sappiamo, ingrossato il fiume Paglia che è uscito dagli argini ed ha allagato il territorio compreso tra Orvieto Scalo, Allerona e Baschi. L’esondazione del Tevere nel Tuderte ha colpito intere frazioni: Pian di san Martino, Ponterio, Pian di Porto e Pantalla. Non ci sono stati danni alle persone, ma ingenti sono i danni alle abitazioni, con circa 70 ordinanze di sgombro successivamente rientrate, e danni alle attività produttive: agricole e artigianali. Danni hanno subito anche le infrastrutture, infatti molte strade abbisognano di riparazioni niente affatto superficiali. A Marsciano, l’esondazione del Nestore ha prodotto il maggior numero di sfollati, circa cento persone, e anche qui strade fortemente danneggiate, abitazioni allagate, ritardi nelle attivazioni delle utenze di luce, acqua e gas. Intanto, mentre ad Orvieto si discute sulla prevedibilità-imprevedibilità della inondazione della settimana scorsa, è possibile apprendere i primi dati del disastro come abbiamo già scritto nell’articolo di apertura. Le esondazioni dei tre fiumi Paglia, Tevere e Nestore nel territorio della nostra diocesi hanno colpito intere frazioni, mettendo in ginocchio parti significative delle infrastrutture e del tessuto produttivo dell’intera Regione. Tra le iniziative a sostegno della drammatica situazione, il Governo nazionale ha stanziato 250 milioni di euro per i risarcimenti più urgenti. Nella zona di Todi, Monte dei paschi di Siena e Unicredit hanno previsto interventi per 125 milioni di euro per imprese e famiglie delle zone alluvionate. Ad Orvieto intanto il Comune, la fondazione Cro e le altre Fondazioni bancarie stanno realizzando un Fondo di garanzia di 2 milioni di euro per prestiti agevolati da richiedere alla banche locali per complessivi 10 milioni di euro. Tuttavia per le aziende più danneggiate sarà prevista la cancellazione o il differimento della quota comunale dell’Imu. Le aziende interessate dovranno presentare al Comune la quantificazione del danno subito in uno alla copia del modello F24 – anche sotto forma di autocertificazione – relativamente alla quota Imu pagata a giugno. Intanto gruppi di giovani volontari della Caritas della nostra diocesi guidati da don Riccardo Ceccobelli nel Tuderte, e da Marco Borrello e da Luca Devigili capo scout nell’Orvietano, si sono instancabilmente impegnati a spalare il fango dalle abitazioni, dalle stalle e a portare soccorso alla gente soprattutto agli infermi e agli ammalati. Domenica scorsa, intanto, il vescovo mons. Tuzia ha disposto in tutte le parrocchie e in tutte le chiese degli Ordini religiosi una colletta straordinaria per sovvenire alle necessità urgenti delle famiglie che verranno segnalate dai parroci del territorio.

AUTORE: Antonio Colasanto