Il Banco alimentare viene penalizzato dall’Ue

Nel 2014 la Comunità europea non concederà più incentivi alle aziende che offrono aiuti al Banco. La denuncia arriva in occasione dell’open-day

colletta-alimentare-bancoAnche quest’anno il Banco alimentare dell’Umbria invita all’open day che si terrà sabato 12 ottobre dalle ore 16.30 presso il proprio magazzino di stoccaggio a S. Egidio (Perugia) per far conoscere e incentivare l’attività di reperimento di merci alimentari da distribuire alle associazioni che aiutano persone in difficoltà.

Il Banco alimentare, infatti, si occupa con i suoi volontari di reperire quotidanamente prodotti alimentari “buoni” dall’industria agroalimentare e dalla Gdo (grande distribuzione organizzata), riconfezionandoli laddove ve ne fosse bisogno per una corretta conservazione. Questi generi alimentari vengono ritirati dal mercato unicamente per ragioni commerciali; andrebbero altrimenti distrutti. Ciò permette di ridare valore a questi prodotti, che vengono donati gratuitamente ai vari enti benefici ed associazioni che aiutano i poveri dell’Umbria, permettendone quindi una destinazione sociale utile.

Gli alimenti vengono stoccati nel magazzino di 850 mq ubicato presso la sede del Banco e distribuiti ai vari enti durante le tre aperture settimanali del deposito. In alcuni casi gli aiuti vengono consegnati direttamente agli enti con i tre mezzi a disposizione dell’associazione.

Come l’anno scorso, anche in questa occasione durante l’open day non mancheranno le testimonianze sia di volontari che fanno parte della catena di solidarietà per la quale passano gli alimenti, sia di persone che ricevono l’aiuto dalle varie associazioni collegate al Banco. Significativamente gli interventi sono stati intitolati “Testimonianze sull’esperienza della gratuità”.

“Al centro della nostra attenzione – spiega Valter Venturi, presidente dell’associazione Banco alimentare Umbria – c’è l’emergenza alimentare internazionale che stiamo per affrontare: infatti nel 2014 la Comunità europea non concederà più gli incentivi alle aziende agroalimentari che offrono aiuti al Banco. Abbiamo stimato che mancheranno all’appello circa il 60% delle attuali derrate devolute al Banco, quindi le 35.000 persone che vengono raggiunte dagli aiuti potranno purtroppo ricevere molto meno. Si è pensato di fronteggiare a questa emergenza con alcuni progetti che stiamo mettendo in piedi sia in campo nazionale, sia in Umbria, in particolare nei confronti delle aziende agroalimentari e con la Gdo. In più, abbiamo un progetto sulla ristorazione. Nel frattempo continuiamo a tenere alta l’attenzione sul problema anche con la nostra Colletta alimentare nazionale”.

AUTORE: Mariangela Musolino