Il lato artistico della missione

Assisi. Il Museo di arte contemporanea 'Padre Felice Rossetti' alla Domus Pacis

Entrando nel Centro d’accoglienza francescano Domus Pacis abbiamo constatato con molto interesse che, al IV piano, è stato aperto al pubblico un nuovo Museo d’arte contemporanea, intitolato a padre Felice Rossetti, il suo ispiratore. Museo di recente costituzione, che ha qualcosa che lo contraddistingue da tutti gli altri. In esso si è unita l’idea di museo con quella di missione. A tale riguardo, abbiamo sentito padre Fulvio Festa, direttore dello stesso. Come è nata l’idea del Museo? ‘Nasce storicamente nel 1994 grazie a padre Felice Rossetti. Fu lui, in collaborazione con i Frati minori dell’Umbria, a rendere possibile la realizzazione di un museo per esporre le opere di illustri artisti donatori. Lo scopo primario dell’iniziativa, nelle nuove sale del IV piano del Centro d’accoglienza Domus Pacis, appositamente adibite nel 2006 all’esposizione permanente, è stato quello di omaggiare il Serafico Padre che, da secoli, ha ispirato numerosi maestri. Inoltre, il museo vuole testimoniare la continuità della gloriosa tradizione dell’Ordine minoritico nell’utilizzo dell’arte, quale efficace strumento d’annuncio evangelico e di elevazione dell’uomo.’ Chi è padre Rossetti? ‘Oratore, scrittore, critico d’arte, nato a Grotte Santo Stefano (Vt). Nel 1927 entra nell’Ordine dei Frati minori conventuali a Roma e nel 1940 viene ordinato sacerdote. Oratore nella Chiesa di Santa Bonosa a Roma, riceve inviti di predicazione in tutte le principali città italiane, nonché, via radio, in Svezia e negli Stati Uniti. Dopo quindici anni di permanenza nell’Urbe, viene trasferito presso la basilica del Sacro Convento di san Francesco ad Assisi. Ora, vive a Siena presso la basilica di San Francesco.’ Come si articola il Museo? ‘È suddiviso in cinque sale: sala Pier Demetrio Ferrero, sala Umberto Mastroianni, sala Luigi Ferrata, sala Padre Marino Bigaroni, sala Giuliana Sestigiani dedicata a Giorgio De Chirico. In esse sono contenuti dipinti di notevole interesse artistico, tra i quali: Vele, mare e cielo, bassorilievo in bronzo di Giuliano Ottaviani; Abetaia, olio su tavola di Luigi Ferrata; Piazza Carlo Felice, olio su tela di Pier Demetrio Ferrero; Messaggio di luce divina, olio su tela di Alberto Schiavi; Madonna con Bambino, bassorilievo in bronzo di Roberto Joppolo; Cielo e terra, litografia colorata a mano, esemplare unico di Giorgio De Chirico; Ritratto di donna, bassorilievo in bronzo di Umberto Mastroianni; Fregio del pensiero, matita-china di Giovanna Bruschi; Figure nel deserto / La fede, olio su tela di Ermanno Volpi; Mimose con piume e lume, olio su velluto di Nino Parola. Inoltre, si possono ammirare opere di Franco Aloisi, Pietro Bellina, Ennio Bencini, Aldo Bossini, Marco Dell’Oriente, Valery Escalar, Adelina Guerrini Ascari, Antonio Meloni, Cesare Olmastroni, Alfredo Pascazi, Franco Salvotti, Giovanni Secomandi, Carlo Sottili, Orlando Spigaroli e Francesco Valma’. Qual è la particolarità di questo Museo? ‘Abbiamo voluto assemblare l’idea di museo con la missione: infatti alcuni quadri, donati da illustri artisti, sono stati acquistati, permettendo così di sostenere le missioni in Africa, in particolare la terza fase di un progetto in Congo. Le missioni di evangelizzazione nel mondo hanno ispirato la nuova finalità del Museo, che attraverso l’arte cerca di attualizzare una frase del Vangelo in cui Gesù invita i discepoli a portare la Buona notizia in tutte le parti della terra. Dato che nella Famiglia francescana ci sono persone che da tempo operano in terra di missione, si è pensato di dare loro una mano attraverso i proventi ricavati dalla vendita di quadri e con iniziative affini’.

AUTORE: Ombretta Sonno