Il Papa gesuita & francescano

Un momento della presentazione del libro di Alborghetti
Un momento della presentazione del libro di Alborghetti

Venerdì scorso, 26 giugno, presso il chiostro del Museo diocesano di Assisi è stato ufficialmente presentato al pubblico il libro di Roberto Alborghetti Francesco, delle edizioni Vela.

Dopo il saluto iniziale di mons. Domenico Sorrentino, di fronte a un pubblico numeroso e attento, giunto appositamente anche da molto lontano, il presidente della Fondazione “Sorella Natura” e dei Cantori di Assisi, Roberto Leoni, ha introdotto l’incontro dando la parola agli ospiti, chiamati a esprimere una loro valutazione sull’opera di Alborghetti.

In primo luogo al card. Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei vescovi e presidente del Comitato etico religioso della Fondazione Sorella Natura.

Il porporato si è soffermato sullo stile senza precedenti di questo Pontefice, a suo dire, “profondamente gesuita”, che è riuscito a unire una grande e profonda intelligenza a una grande cultura ma, soprattutto, esprimendola con uno stile comunicativo semplice, immediato, di immediata intelligibilità e, in primo luogo, vicino agli ascoltatori e ai temi fondamentali che sono più a cuore alla gente comune. Fra questi, come dimostra l’ultima enciclica, proprio la salvaguardia della natura.

È seguito l’intervento dell’ex sindaco di Assisi, Claudio Ricci, che ha sottolineato il legame fra la figura di Papa Bergoglio e il luogo dove si svolgeva l’incontro, Assisi, patria di san Francesco.

L’autore del libro, Alborghetti, delineando ulteriormente la figura di Papa Francesco, ha osservato che la grandezza di questo Pontefice e che il motivo per cui verrà ricordato anche in futuro sta nel fatto che si preoccupa maggiormente delle relazioni all’interno della Chiesa e fra la Chiesa e il mondo, piuttosto che della sua organizzazione.

Che è anche la tesi sostenuta anche dall’ultimo dei relatori, Maria Pia Garavaglia, presidente del comitato femminile della Fondazione Sorella Natura, ex senatrice e ministro della Repubblica, la quale ha trovato la grande carica innovativa dello stile di Papa Francesco proprio nella sua vicinanza agli ultimi, agli “scarti” della società del benessere, alle “periferie umane”. Uno stile rivoluzionario che punta su tre parole chiave: la misericordia, la semplicità e la trasparenza.

Hanno chiuso la serata i Cantori di Assisi, che hanno eseguito, per creare un’atmosfera ancora più francescana, alcuni brani corali dal loro vasto repertorio.

 

AUTORE: Pierluigi Gioia