Il pellegrinaggio del cuore

Il cristiano sa di essere abitato? Dal suo battesimo, egli è tempio dello Spirito santo: “L’essenziale è invisibile agli occhi; non si vede bene che con il cuore”, diceva il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Nelle pagine della Bibbia il cuore dell’uomo è citato più di mille volte. Essa propone ai suoi lettori il pellegrinaggio che conduce dal cuore assopito al cuore attento del peccatore riconciliato; dal cuore di pietra al cuore di carne dell’uomo che si affida al Dio dell’alleanza, che è chiamato ad amare con tutto il suo cuore. In un’epoca di razionalismo trionfante come la nostra bisognerebbe proscrivere come inaccettabile il linguaggio del cuore? Taluni lo pensano. Bisogna credere che il popolo di Dio sia diventato sordo ad un linguaggio che spinge alla conversione del cuore? In questo caso, meglio chiudere la Bibbia, rinunciare ai salmi e mettere a tacere il grido della fede che “cerca Dio con tutto il cuore” (cf Sal 119,10). Nella Scrittura, il cuore non è per nulla sentimentalismo di facciata; il cuore che Dio vuole sedurre è il nocciolo più segreto della creatura, il punto più misterioso di tutto l’essere umano. Pellegrinare tutta una vita senza scoraggiarsi. Questa è la prova del credente “perché noi camminiamo nella fede e non ancora nella visione” (2Cor 5,7). Percorso faticoso anche per chi si impegna nel cammino del Vangelo alla ricerca di un cuore nuovo. Questa lenta e progressiva educazione del cuore umano si compie nell’ascolto e nella “ruminazione” della Parola di Dio. “Figlio dell’uomo, mangia questo rotolo, poi va’ e parla alla casa d’Israele… Figlio dell’uomo, nutrisci il ventre e riempi le viscere con questo rotolo che ti porgo. Io lo mangiai e fu per la mia bocca dolce come il miele” (cf Ez 3,1-3). Obbligo imperioso per chiunque parta alla scoperta del proprio cuore. L’itinerario deve essere accompagnato dal silenzio e dalla preghiera; si approfondisce nella celebrazione dei sacramenti; si disseta alla tradizione spirituale della Chiesa e si concretizza alla scuola dei santi. Tutte condizioni indispensabili per chi voglia essere davvero discepolo di Gesù. Cercando spesso fuori di noi stessi una risposta alle nostre inquietudini, rischiamo che il mistero che è in noi sfugga al nostro sguardo. Ci ricorda un saggio orientale: “Colui che veglia attentamente sul suo cuore noterà presto come da questo cuore, per natura sua, emani la luce. “Come un carbone prende fuoco, così Dio accende il nostro cuore per una vita piena”, Lui che dal giorno del battesimo abita in noi”.

AUTORE: Renato Boccardo