Il primo degli incontri Cresu per educatori

SCUOLA. Si tiene oggi il primo incontro organizzato dalla Cresu (Chiesa in Umbria) per insegnanti ed educatori
Papa Fancesco in visita al Serafico, 4 ottobre 2013
Papa Fancesco in visita al Serafico, 4 ottobre 2013

L’attenzione alla scuola da parte dell’Ufficio Ceu per l’educazione e la scuola (Cresu) rappresenta una felice scelta che dura da alcuni anni, ed è rivolta agli insegnanti in quanto operatori chiamati in prima persona a offrire ai giovani motivi di vita e di speranza. L’argomento di quest’anno, “Cerco l’uomo: in dialogo con Papa Francesco a sei mesi dalla visita ad Assisi”, come è stato illustrato su queste pagine due settimane fa dalla coordinatrice della Cresu, Annarita Caponera, e come è stato ampiamente presentato nella conferenza stampa di giovedì 4 marzo, ha per oggetto lo studio della persona umana a partire da come è stata vista e vissuta nella visita di Papa Francesco il 4 ottobre scorso. Alla conferenza stampa hanno preso parte mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, vice presidente Ceu e presidente Cresu, e Annarita Caponera, che hanno illustrato le caratteristiche dei tre incontri in programma. Hanno sottolineato la particolarità di quest’anno, cioè quella di essere incontri che precedono e preparano all’incontro del mondo della scuola con Papa Francesco il 10 maggio a Roma: incontro promosso dalla Conferenza episcopale umbra. Presentando il primo appuntamento che si tiene oggi, venerdì 7 marzo (ore 16 presso la Domus pacis di Santa Maria degli Angeli) sul tema “Al Serafico dalla parte degli ultimi: il valore della gratuità”, è emersa la visione che Papa Francesco intende privilegiare della persona umana, soprattutto quando si trova in condizioni di povertà, disagio, sofferenza. Il giornalista Rai Raffaele Luise intervista tre testimoni: la presidente dell’Istituto Serafico, Francesca Di Maolo, il medico Fausto Santeusanio e il dirigente scolastico Carlo Menichini. L’intervento di Santeusanio va a scavare sulle questioni non solo dell’etica medica ma anche della bioetica, facendo riferimento alla trasformazione della cultura in questo ambito. Oggi infatti trovano spazio forme di intervento contrarie a ogni principio di rispetto della intangibilità della vita e della dignità della persona umana, come quando si legalizza l’eutanasia per bambini e adolescenti. “In un’ottica cristiana – afferma il prof. Santeusanio – anche il dolore acquista valore e dignità. Risalta nella letteratura cristiana la figura del buon samaritano, che si prende cura della persona ferita e umiliata”. Gli incontri successivi – sempre alla Domus pacis alle ore 16 – si terranno il 21 marzo sul tema “Alla Porziuncola insieme ai giovani: per costruire il futuro” e il 4 aprile, “Alla sala della Spoliazione: imparare stili di vita più essenziali”.

AUTORE: M. R. V.