“Tra terra e cielo” è il titolo dell’iniziativa che quest’estate vedrà impegnati gli scout di tutta italia a favore delle terre colpite dall’ultimo terremoto in Umbria.
Saranno coinvolti oltre 1.350 scout tra capi e ragazzi, provenienti da circa 90 gruppi e in rappresentanza di 17 regioni italiane, in una grande Route (così si chiama un campeggio scout incentrato più sul cammino che sulla meta). Dal 15 luglio al 9 settembre le comunità R/S (Rover e Scolte, ovvero giovani dai 15 ai 21 anni) saranno chiamate a camminare su cinque differenti percorsi lungo i sentieri della Valnerina, passando per Spoleto, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Preci e Cascia.
Durante il tragitto i ragazzi avranno la possibilità di partecipare ad incontri e testimonianze con le monache agostiniane a Cascia, con i monaci benedettini a Norcia e con gli eremiti della Valnerina. Inoltre, i giovani scout svolgeranno alcuni servizi, in accordo con le comunità locali, come l’animazione rivolta a bambini ed anziani, la pulizia del verde e lavori di manutenzione.
L’iniziativa, oltre a voler riportare una forte presenza giovanile nei territori colpiti dal sisma, intende anche lasciare un segno concreto con tre grandi progetti di recupero: le strutture di Piedipaterno (ex struttura comunale di Protezione Civile), Maltignano (ex scuola comunale abbandonata) e Monteluco (area educativo – ambientale) saranno infatti rimesse a nuovo e trasformate in rifugi scout per attività educative, sociali e di presidio di ProCiv. “Tra terra e cielo” è la versione aggiornata e rivisitata di “Francesco vai!”, il progetto che tra il 1997 e il 1998 portò centinaia di scout in Umbria e Marche, sia durante l’emergenza terremoto che nella successiva fase d’assistenza.
“Lo scout si educa alla logica del servizio – ha commentato Marco Moschini – e deve tracciare un segno, una testimonianza capace di lasciare il mondo migliore di come è stato trovato”. La presidente della Regione Catiuscia Marini ha ringraziato l’Agesci per l’iniziativa, sottolineandone l’importanza e la differenza con quella del ’97: “Il sisma di allora colpì città come Assisi e Foligno e fu d’intensità minore. La gente non pensava minimamente al trasferimento. Ora invece gli abitanti dei piccoli borghi interessati hanno assistito a grossi crolli e il pensiero di scappare altrove è diffuso”.
Ha espresso gratitudine verso gli scout anche l’assistente dell’Agesci Umbria mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare della diocesi di Perugia – Città della Pieve, presente nella sua uniforme da scout, il quale ha dato risalto alla parte spirituale: “Questi sono i territori in cui è nato il monachesimo, uno dei prodotti d’esportazione di maggior successo della nostra regione. Accanto alle eccellenze naturali c’è anche questa eccellenza su cui puntare per ripartire. Così il territorio arricchirà i ragazzi e i ragazzi arricchiranno il territorio”.
L’evento è stato presentato il 5 Luglio presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini. Presenti per l’occasione anche i presidenti nazionali Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) Barbara Battilana e Matteo Spanò, e i responsabili regionali dell’Agesci Umbria Francesca Papalini e Marco Moschini.