In Italia gli obesi rappresentano il 10%

Orvieto / Dall'8 al 10 novembre convegno sull'obesità

L’obesità va considerata come un problema di cultura sanitaria. Se ne parlerà nel corso del decimo convegno di studio sull’obesità in programma ad Orvieto (8-10 novembre, centro congressi del palazzo del Popolo) per iniziativa dell’associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica che propone contemporaneamente anche un corso per 400 tra dietisti, medici ed esperti del settore.L’obesità è ritenuta una delle patologie più diffuse nel mondo occidentale. E il modello americano si è ormai esteso agli altri paesi: il numero di persone in sovrappeso si può tranquillamente sovrapporre a quello di chi muore di fame. Negli Usa la popolazione adulta è in sovrappeso (per il 55 per cento), obesa (per il 23). E un bambino su 5 è curato da un dietologo. In Italia la situazione è migliore con una percentuale di obesi che si attesta al 10 per cento.Gli adulti in sovrappeso sono il 41 per cento, le donne raggiungono invece il 26 per cento. Nel territorio umbro non sono stati registrati dati complessivi. Però si riscontra anche nella nostra regione, come in tante altre, un elemento che può essere indicativo: il personale sanitario – secondo un dato che si riferisce all’ospedale di Terni ‘ ”pesa” un po’ troppo.In Italia gli obesi rappresentano il 10%E così fornisce un’immagine, che di fronte al paziente sovrappeso, porta quest’ultimo a sottovalutare il problema. L’obesità è determinata da diversi fattori, in particolare quelli genetici, ma la cultura della popolazione e quella sanitaria influenzano notevolmente la sua diffusione. Perché i cittadini non pensano all’obesità come ad una malattia.In Italia gli obesi rappresentano il 10%La prova di questo comportamento è il continuo ricorso alle diete ‘fai da te’.In Italia gli obesi rappresentano il 10%Occorre mettere in evidenza che l’obesità è una patologia complessa, che incide pesantemente sulla salute dei singoli e sulla spesa sanitaria. Quindi solo i centri con servizi di dietetica e nutrizione clinica, dotati di una organizzazione specialistica composta da varie figure (anche lo psicologo), sono in grado di assicurare trattamenti razionali e a lungo termine. L’appuntamento di Orvieto punterà l’attenzione anche su un fenomeno da analizzare con attenzione: l’influenza della tv sul comportamento alimentare delle casalinghe, anche per l’effetto dei messaggi degli spot pubblicitari diffusi negli intervalli delle telenovelas.In Italia gli obesi rappresentano il 10%.Da uno studio ‘ che verrà presentato ad Orvieto – emerge che da un lato si invita al consumo di prodotti ad alto contenuto di grassi saturi e zuccheri a rapido assorbimento ma al tempo stesso vengono promossi prodotti dietetici a scopo dimagrante.

AUTORE: E.Q.