In onore di un grande esegeta, voce dell’ecumenismo

A prima vista un libro come questo è riservato a studiosi specialisti della Bibbia. Lingue come di fuoco – Studi lucani in onore di mons. Carlo Ghidelli contiene, infatti, una prima parte dedicata a studi sull’Antico Testamento, una seconda parte sul Vangelo secondo Luca e una terza parte sugli Atti degli apostoli. Sono ventuno capitoli, svolti dai più noti studiosi della Sacra Scrittura. Tra tutti vogliamo segnalare lo studio di un evangelico, Bruno Corsani, recentemente scomparso, che ha trattato il capitolo “Il regno di Dio negli scritti lucani”, che sta a dimostrare il riconoscimento, l’apprezzamento e la stima anche da parte dei fratelli protestanti nei confronti di mons. Ghidelli in quanto studioso e anche in quanto da sempre impegnato nel dialogo ecumenico. È di un anno fa (2009) la pubblicazione di un suo volume su La gioia e il coraggio dell’ecumenismo (ed. Società biblica britannica e forestiera, Roma) in cui rilancia il cammino ecumenico sulla base del disegno di Gesù per la sua Chiesa. Meriti in campo ecumenico sono a lui dovuti, avendo collaborato a tutte le iniziative di traduzioni interconfessionali della Bibbia. Ma chi è mons. Carlo Ghidelli? Un uomo che ha dedicato la sua intelligenza e la sua vita, con assidua operosità, allo studio della Scrittura, tanto da poterne scrivere in maniera scientifica, da primo specialista dell’opera lucana, e da divulgatore spirituale e pastorale del messaggio biblico. Ha al suo attivo, come risulta dalla bibliografia riportata, 122 opere, 208 articoli, 35 commenti esegetici, 20 relazioni, 18 corsi di teologia per corrispondenza. Potrebbe essere un bilancio di uno studioso puro o di un monaco che non ha altre attività, ma mons. Ghidelli ha svolto e volge un’intensa azione pastorale nei settori dell’insegnamento, della pastorale giovanile, nella segreteria della Cei e infine come arcivescovo di Lanciano-Ortona. Nella prefazione, il card. Carlo Maria Martini affettuosamente scrive: “Ho sempre ammirato nel mio confratello vescovo Carlo Ghidelli la sua capacità di nutrire la sua fede e il buon umore con le Sacre Scritture”. Dove è notato anche il carattere fiducioso e lieto di un uomo che sprizza saggezza e gioia e la trasmette a coloro che lo leggono, e ancor più in chi ha la fortuna di incontrarlo e di esserne amico. Il titolo del volume, Lingue di fuoco – scrivono i curatori – “è insieme evocativo e profetico. Evocativo per il fatto che mons. Ghidelli pubblicò nel lontano 1963 la sua ricerca presso la Pontificia università gregoriana di Roma partendo dallo studio sulla pagina della Penteoste (At 2)… Profetico nel senso che è lo Spirito santo, il suo fuoco trasformante, la sua luce che vince le tenebre della notte e della paura a riaccendere ogni giorno il cuore dei credenti con la forza dell’annuncio della Parola”. “Lingue come di fuoco. Studi lucani in onore di mons. Carlo Ghidelli” a cura di G. De Virgilio e P.L. Ferrari, edizioni Studium, Roma 2010, euro 28

AUTORE: Elio Bromuri