Inaugurata la nuova casa-famiglia del Serafico

La visita di 250 cittadini di Gambara con coro e banda

“L’Istituto Serafico prosegue la sua fase di sviluppo e di ampliamento per offrire a un sempre maggior numero di ospiti strutture moderne e attrezzate, capaci di rispondere con i più aggiornati accorgimenti alle necessità dei ragazzi che qui vivono”. Così il presidente Guido Iacono nell’illustrarci la nuova casa famiglia, inaugurata domenica 22 alla presenza del Vescovo e dedicata alla beata Elisabetta Vendramini .”La scelta non è affatto casuale: si tratta della madre fondatrice delle suore Francescane elisabettine di Padova qui presenti già nell’immediato dopoguerra e da sempre garanzia di stabilità per l’Istituto”. Il nuovo edificio è studiato a regola d’arte: è dotato di varie stanze per le attività dei 12 ospiti che qui risiedono, già da questa settimana, in camere munite ciascuna di un bagno per disabili, di cucine autonome, di un ascensore che permette più agevoli spostamenti tra i tre piani in cui si sviluppa l’abitazione. Di notevole impatto è la varietà di colori che contraddistingue l’interno dell’edificio. Ogni tinta è fortemente simbolica: così al rosso (presente, ad esempio, per lo sportello del forno, il piano cottura, la porta del ripostiglio che contiene detersivi e altro materiale) è legata la segnalazione di un pericolo; bleu sono le porte della zona notte; color giada sono invece le pareti della “zona franca” in cui rifugiarsi in caso di incendio in quanto munita di appositi sistemi di sicurezza. Pari attenzione è stata posta nel realizzare i pavimenti: alle mattonelle lisce se ne alternano di bullonate e rigate per indicare ora l’approssimarsi a un pericolo (la soglia della finestra come l’inizio delle scale) ora la necessità di fare attenzione (l’entrata in un’altra stanza). Proprio sotto il portico della nuova casa famiglia è stato allestito un altare per la messa presieduta da mons. Sergio Goretti, che ha visto la partecipazione anche di 250 cittadini di Gambara: il comune del bresciano sin dal 1997 promotore di iniziative di raccolta fondi per sostenere l’Istituto dopo il sisma e presente in Assisi con le sue autorità oltre che col coro e la banda esibitisi nel pomeriggio di sabato 21 presso il Cenacolo francescano, insieme ai ragazzi del Serafico. Al gioioso momento musicale è seguita una cena-buffet per tutti i convenuti. “Agli abitanti di Gambara, cui abbiamo consegnato una pergamena di ambasciatori del Serafico durante la giornata in amicizia del 6 luglio, è stata dedicata una targa che verrà collocata all’ingresso principale non appena saranno ultimati i lavori. E’ davvero esemplare come un’Amministrazione comunale sia stata capace di promuovere un’iniziativa benefica capace di coinvolgere tutto il paese e in modo così continuativo. L’ultimo contributo di Gambara ci viene dalla consegna all’Istituto dei proventi ricavati dalla lotteria l’estrazione della quale è stata proprio qui ad Assisi, nello scorso fine settimana. Ai benefattori del Serafico non posso che rivolgere ancora il mio grazie, a nome di tutti.”.

AUTORE: Elena Lovascio