Inaugurata la nuova sede della Clinica Lami, esempio di sussidiarietà

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Nell’attività della “storica” Clinica Lami, a Perugia, trovano attuazione, in ambito di assistenza sanitaria, i principi sia della Costituzione italiana che della Dottrina sociale della Chiesa, esempio di sanità privata convenzionata che va sostenuta anche nel supplire alle carenze della sanità pubblica sempre più spesso alle prese con le famigerate liste d’attesa, in una regione come l’Umbria dove ormai un cittadino su dieci è costretto a rinunciare alle cure perché in gravi difficoltà materiali.

È quanto è emerso, in sintesi, dagli interventi di autorevoli e qualificati rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose alla cerimonia inaugurale della nuova sede della Clinica Lami, in località Infernaccio a Perugia, il 14 giugno, alla presenza di numerose autorità e operatori socio-sanitari provenienti anche dal confinante territorio marchigiano, essendo questa clinica di proprietà sia dell’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche (socio di maggioranza) sia dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e della Fondazione di culto e religione “Eremo Beato Rizzerio” a Muccia in provincia di Macerata.

Nuova sede di una clinica sempre all’avanguardia

La Clinica, da sempre all’avanguardia in campo ortopedico e recentemente anche in quello oculistico, è sorta 75 anni fa (1950), nel capoluogo umbro, per volontà del medico chirurgo prof. Cesare Lami. Questi, per disposizione testamentaria, la donò ai due enti ecclesiastici, alla sua morte avvenuta nel 1985.

La nuova struttura consentirà un ampliamento anche ad altri ambiti della medicina e chirurgia, soprattutto è dotata di strumentazioni di ultima generazione tecno-scientifica utilizzate da equipe altamente specializzate e qualificate nei settori ortopedico, riabilitativo e oculistico.

Ha tre sale operatorie, attrezzati ambulatori e palestra per la riabilitazione funzionale. Può accogliere oltre ottanta degenti in camere doppie e conta ottanta dipendenti, avvalendosi di un team medico-specialistico di circa trenta professionisti.

È senza scopo di lucro ed è accreditata con il SSN-Regione Umbria in regime di ricovero e ambulatoriale ispirandosi al principio cristiano affermato nel suo regolamento: “La dignità della persona umana, in particolare di chi soffre, deve essere il riferimento primo e inderogabile dell’agire medico e sanitario”.

Clinica Lami esempio di sussidiarietà. Discorsi non di circostanza, ma di testimonianza

Significativo quanto è stato detto da tutti gli intervenuti nel tenere non discorsi di circostanza, ma sentiti e vissuti, vere e proprie testimonianze, perché prima di essere dei rappresentanti delle istituzioni sono cittadini che hanno sperimentato direttamente o indirettamente cosa vuol dire imbattersi nella sanità affrontando un problema di salute.

Si è ascoltata anche della sana “autocritica”, seguita da buoni propositi e impegni nel migliorare la sanità a tutti i livelli, a partire da quella territoriale, più prossima alla gente. Come anche le difficoltà incontrate dagli enti ecclesiastici nel rilanciare questa loro struttura sanitaria nel voler essere sempre più un esempio di “sussidiarietà” da imitare.

Tutti i convenuti sono stati concordi nel fare maggiore “sinodalità” per la promozione e l’attuazione del bene comune superando le diversità ideologiche. Non è stata trascurata nemmeno la gravissima situazione che si sta vivendo a livello mondiale in cui la pace è sempre più compromesse, dove a farne le spese sono i più deboli con pesanti ricadute anche in ambito sanitario.

Dalla Clinica Lami è giunto un appello alla speranza umana e cristiana e un impegno a dare assistenza e cura a quanti non possono permetterselo, attraverso una convenzione gratuita per le persone indigenti assistite dalla Caritas diocesana di Perugia. La speranza concreta, che è anche dare fiducia, è quella che si possa passare presto dalle parole – ascoltate il 14 giugno – ai fatti.

Gli intervenuti all’inaugurazione

Alla cerimonia inaugurale, moderata dal giornalista Daniele Morini, hanno preso la parola Bruno Bandoli, presidente del Consiglio di Amministrazione della Clinica Lami, Francesco Sbriccoli, direttore generale della Clinica Lami, gli arcivescovi di Perugia e di Camerino Ivan Maffeis e Francesco Massara, Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, Guido Castelli, commissario straordinario del Governo  per la ricostruzione  post terremoto 2016, Emanuele Prisco, sottosegretario al Ministero dell’Interno, che ha portato il saluto del ministro della Salute Orazio Schillaci, e il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia e già presidente della Cei, che ha impartito la benedizione al complesso della Clinica Lami e ai presenti prima del taglio del nastro.

Per tutte le info sui servizi specialistici offerti dalla Clinica consultare il sito: www.clinicalami.it.

fotogallery della cerimonia inaugurale di sabato 14 giugno 2025

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