Indagine sulle cause del franare dell’etica

Diocesi. Convegno internazionale de L’Altrapagina

Gli scorsi sabato e domenica 10 e 11 settembre si è svolto a Città di Castello il XXV convegno nazionale organizzato da L’Altrapagina nella cornice del teatro degli Illuminati. Da un quarto di secolo il locale mensile tifernate, diretto da Enzo Rossi, organizza un convegno di respiro nazionale su tematiche di primaria importanza e strettamente collegate con l’attualità che hanno portato a Città di Castello numerose personalità illustri della cultura e della politica nazionale e internazionale in qualità di ospiti e tante migliaia di interessati, provenienti da ogni regione italiana. Nell’edizione 2011 (cui ha portato il proprio saluto il vescovo diocesano mons. Domenico Cancian) come sempre introdotta dallo studioso e sacerdote tifernate, don Achille Rossi, si è parlato di etica. Dell’“Eclissi dell’etica”, riprendendo il titolo della manifestazione di quest’anno, cui hanno partecipato come relatori Enrique Dussel, Pietro Barcellona e Roberto Mancini. Il primo, intervenuto sabato mattina è docente di Etica e di filosofia politica all’Università di Città del Messico. È nato in Argentina, ma è stato costretto ad emigrare dalla dittatura del suo Paese; è autore di circa 50 opere dove propone un nuovo modo di leggere la storia che cerca di superare l’eurocentrismo. Pietro Barcellona, ordinario di Diritto all’Università di Catania, è un ex parlamentare e membro della Commissione giustizia della Camera; in questo convegno ha presentato la sua relazione sabato pomeriggio. Domenica mattina è infine stata la volta di Roberto Mancini, ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Macerata e collaboratore con alcune riviste come Ermeneutica letteraria, Servitium ed Altraeconomia. Quest’anno si è parlato di etica che, come hanno sottolineato gli organizzatori in un comunicato diramato alla stampa, “sembra venir meno in questi momenti di crisi e disorientamento generali. Viviamo in un momento storico dove sembrano smarriti i punti di riferimento che sostenevano l’esistenza. Nello stesso tessuto sociale contemporaneo, che a tratti può sembrare disorientato, appare offuscata la distinzione tra il bene e il male. Nel nostro tempo sembra esistere un desiderio insaziabile senza alcun criterio o limite che si è instaurato al centro della vita delle persone. Pertanto, nel convegno che si è svolto lo scorso fine settimana, tutti i partecipanti sono stati chiamati a domandarsi da cosa dipenda questa eclissi dell’etica che affligge la nostra società e cosa sia franato nell’esperienza quotidiana delle persone. Le relazioni e i confronti con gli esperti hanno poi permesso agli intervenuti di riflettere su come e quanto il sistema economico dominante in Occidente abbia contribuito ad esasperare i desideri e a far crescere il senso di onnipotenza degli individui. Nel nostro tempo, pertanto – come sta scritto anche nel sito della manifestazione -, i principi etici vengono percepiti come esterni alla voglia stessa e inesorabilmente sono destinati a dissolversi; la società in cui viviamo precipita quindi verso un narcisismo totale che ha fatto parlare alcuni studiosi di ‘società della gratificazione istantanea’. “È necessario – concludono gli organizzatori nel comunicato – individuare delle persone e delle esperienze attraverso le quali si possa ricostruire un tessuto etico in grado di sostenere la vita umana”.

AUTORE: F. O.