Inizio in salita per la governatrice

Il primo scoglio, per la nuova Giunta regionale, sono i rapporti con la Federazione della sinistra

Manca l’assessore della Federazione della sinistra per completare la Giunta regionale presentata dalla presidente Catiuscia Marini. Anche la rappresentanza di Terni è sottodimensionata – all’ultimo momento il ternano Eros Brega (Pd) è stato sostituito da Fabrizio Bracco – e ci dovrà essere un riequilibrio. Sono i primi problemi da risolvere per l’esecutivo regionale, che si è trovato di fronte la “grana” della Federazione della sinistra, in particolare Rifondazione comunista, che ha proposto il segretario regionale Stefano Vinti come assessore esterno, dopo un voto del comitato politico del Prc, contestato però dai due consiglieri eletti, Orfeo Goracci e Damiano Stufara. La Marini ha spiegato che non ha accolto l’indicazione di Vinti da parte del Prc per “il dissenso manifestato su questa indicazione dai consiglieri dello stesso partito di Vinti, cioè Stufara e Goracci. Con loro mi sono confrontata su questo punto, perché non posso sottovalutare il dibattito che si è aperto tra il Prc e la sua rappresentanza in Consiglio, dove la Giunta trova la sua forte base di sostegno”. E ha invitato la Federazione della sinistra a “operare una riflessione seria che tenga conto del risultato scaturito dalle urne e della rappresentanza territoriale”. La Marini ha però sgomberato il campo dagli equivoci: “La mancata nomina dell’ottavo assessore non nasce dalla volontà di cercare equilibri diversi”, cioè con l’appoggio dell’Udc. La situazione interna del Prc è in forte fibrillazione, perché Vinti, presente nel listino nelle due ultime consultazioni regionali, non è stato eletto. E ora si vorrebbe farlo rientrare in Giunta da esterno. Insomma, non sarà semplice mettere le caselle a posto. La Federazione della sinistra (già poco unita tra Comunisti italiani e Prc) critica anche la presenza onnivora del Pd (con cinque assessorati per garantire le due diverse anime del partito). La Giunta è stata nominata, con un’assenza di rilievo, ma la situazione per la guida del Consiglio regionale non è per niente definita. Ci sono già troppi scontenti nella maggioranza di centrosinistra e ancora non è stata convocata la prima seduta del Consiglio regionale. Nel frattempo la Marini, che ha annunciato interventi anticrisi, è volata a Bruxelles per occuparsi del settore del tabacco, fortemente a rischio.

AUTORE: Emilio Querini