La Brexit è un pessimo affare

Di Pier Giorgio Lignani

Nessuno di noi italiani si appassiona alle vicende della Brexit, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Però c’è un discreto numero di persone che pensa che l’Italia dovrebbe fare lo stesso, e dunque è bene tenersi informati per sapere che cosa comporta una scelta del genere. Gli inglesi hanno votato il 23 ottobre 2016, e la proposta di uscire dall’Unione è stata approvata con il 52 contro il 48 per cento; poi sono cominciate le trattative che dovrebbero finire nel marzo 2019. Perché ci sono trattative? Perché gli inglesi vogliono trovare un accordo che permetta loro di mantenere tutti i vantaggi dell’appartenenza all’Unione, liberandosi dei costi… È un bel progetto, ma è chiaro che è difficile realizzarlo. Infatti non ci riescono. Un po’ come se il signore del quarto piano chiedesse di ritirarsi dal condominio.

L’amministratore gli dice: “Bene, ma lei vuole continuare a passare per le scale? Allora facciamo un contrattino con cui lei si obbliga a pagare un abbonamento annuo per l’uso delle scale. Poi un altro per l’uso dell’ascensore. Lo stesso per il passo carraio e il posto macchina in cortile.

E ancora: lei firma l’obbligo di pagare una quota di spesa se si devono fare lavori di riparazione del tetto. Il regolamento del condominio non varrà più per lei, ma in cambio lei deve firmare che non farà chiasso di notte e non alleverà un maiale sul balcone, ecc.”. Alla fine, il signore del quarto piano si accorge che non risparmierà nulla e che cambierà solo una cosa: non sarà più invitato alle assemblee e non potrà più dire la sua. Così andrà a finire per gli inglesi. La Brexit sarà un cattivo affare; per loro, si capisce. Magari ci ripenseranno prima che arrivi il marzo 2019. Il fatto è che, in un mondo globalizzato e dominato da colossi come la Cina, i Paesi europei sono rimasti troppo piccoli per sopravvivere in orgogliosa solitudine, anche se alle spalle hanno una storia imperiale come l’Inghilterra. Stare nell’Unione comporta molti vantaggi e qualche svantaggio, ma una scelta diversa è un suicidio.