La diocesi in preghiera per vincere la battaglia della pace

Domenica pomeriggio 16 febbraio, in una gremita cattedrale di San Lorenzo, durante la celebrazione per la pace, l’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti ha radunato i fedeli della città. Nell’Archidiocesi perugino-pievese, come in tutte le altre comunità parrocchiali delle otto diocesi dell’Umbria, nella giornata di domenica scorsa, numerosi sono stati i momenti liturgici e di preghiera per la pace. Nel duomo di Perugia, dinanzi all’immagine della Madonna della Grazie, è stato recitato il Santo rosario, e mons. Chiaretti, ricordando le parole del Papa, ha detto che “il Rosario è la preghiera orientata per sua natura alla pace. E’ un’invocazione che ci rende ‘costruttori di pace'” e che occorre “sperare che, anche oggi, una battaglia tutta difficile come quella della pace possa essere vinta”. In cattedrale si è vissuto ciò che avveniva secoli fa: la città di Perugia si affidava alla protezione della Madonna del Rosario soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. Commentando il vangelo di Marco di domenica, mons. Chiaretti ha anche detto che la guerra “è la grande lebbra della nostra società e tutti noi abbiamo terrore di questa realtà”. Oggi non si può essere pacifista ad oltranza, ma dimostrare ai potenti di essere per un dialogo che possa andare ad oltranza. La guerra, infatti, è sempre “un’avventura senza ritorno” anche quando si tratta di rendere inoffensivo un dittatore che minaccia la sicurezza delle nazioni. Per questo – come dice il Papa – “non bisogna rassegnarsi: la guerra non è inevitabile!”.

AUTORE: R. L.