La famiglia al centro della vita e dell’amore di Dio

Don-Moreno-MiglioratiEra il 2012 quando presso la parrocchia di Cerbara (periferia nord di Città di Castello) sorse il primo nucleo del gruppo famiglie. L’operazione non è stata studiata a tavolino, ma è nata bensì da un desiderio comune tra me, da poco arrivato in quella parrocchia, e un paio di giovani coppie. Il desiderio era quello di creare uno spazio in cui le famiglie potessero ritrovarsi insieme, mettendo sempre al centro la parola di Dio, per discutere di alcune tematiche che avremmo individuato. Durante il primo anno di questa esperienza, visto che si parlava di famiglie e che era nostra intenzione creare un clima il più familiare possibile, gli incontri sono stati incentrati sulle “case” di Gesù: abbiamo cioè enucleato quei brani evangelici in cui Gesù si fa prossimo agli altri entrando anche fisicamente nelle loro case, e condividendone quindi anche il clima di famiglia, e ci siamo confrontati su come questo andava ad incidere sulla nostre famiglie. Incontro dopo incontro abbiamo quindi seguito Gesù in casa di Zaccheo, in quella di Simone il fariseo, in quella di Giairo e così via.
Durante il secondo anno la tematica degli incontri è stata invece caratterizzata da alcuni verbi che abbiamo chiamato “I verbi della vita familiare”: amare, condividere, donare, pregare, e altri ancora,  ci hanno aiutato ad approfondire altrettante tematiche legate alla vita di coppia e di famiglia. Per il terzo e quarto anno dei nostri incontri, quest’ultimo ancora in corso, al centro delle riflessioni abbiamo invece posto le beatitudini, argomento solo apparentemente lontano dalle tematiche della vita familiare, ma che invece ha con esso molte attinenze. Per quanto riguarda la modalità degli incontri, essi si svolgevano inizialmente solo una volta al mese, divisi in due parti: una prima di riflessione/meditazione ed una seconda di condivisione. Ci siamo poi resi conto che il tempo riservato a quest’ultima rischiava di essere troppo sacrificato e abbiamo quindi deciso di dedicare un secondo incontro (da tenere all’incirca due settimane dopo il primo) esclusivamente  a condividere quanto emerso nel primo. Altro aspetto che abbiamo visto molto importante nello svolgimento degli incontri è stato il condividere sempre la cena insieme: durante i pasti si crea sempre un clima molto conviviale e gli stessi si possono quindi realmente considerare un prolungamento degli incontri stessi. In aggiunta agli incontri mensili in parrocchia e a quelli in famiglia di condivisione, l’attività del gruppo è stata caratterizzata anche da alcune giornate di ritiro, svoltesi sempre in domenica per assicurare una maggiore possibilità di partecipazione, ed organizzate in collaborazione con la pastorale familiare diocesana. Siamo stati aiutati in questo dal Centro di spiritualità familiare di Caresto, i cui membri sono sempre stati disponibili a raggiungerci per condividere con noi la loro profonda esperienza nel campo della vita matrimoniale. A suggello di questo quarto anno di attività, abbiamo inoltre programmato, in collaborazione con il Centro Kerigma, un corso per coppie denominato “Le nozze di Cana” e che si terrà nel prossimo mese di maggio. L’esperienza di questi anni ci ha mostrato quanto sia importante la creazione di tempi, spazi e modalità per permettere alle famiglie di confrontarsi tra di loro su tematiche comuni: è questa anche un’alternativa all’individualismo strisciante che impera di questi tempi e che non risparmia nessuna realtà: neppure quella della vita familiare. Ed è anche segno della sollecitudine della Chiesa verso questa realtà: «Oggi vediamo e viviamo su diversi fronti come la famiglia venga indebolita e messa in discussione. Come si crede che essa sia un modello ormai superato e incapace di trovare posto all’interno delle nostre società che, sotto il pretesto della modernità, sempre più favoriscono un sistema basato sul modello dell’isolamento»: così ha affermato recentemente Papa Francesco. Con la nostra attività abbiamo cercato e cerchiamo di dimostrare come non solo il modello familiare non sia superato ma, al contrario, abbiamo ancora molto da dire e da dare alla Chiesa e all’intera società.

AUTORE: Don Moreno Migliorati