La famiglia, il futuro di tutti

Dopo la positiva esperienza del VI Convegno ecclesiale regionale dal titolo ‘Per una nuova comunicazione della fede: le Chiese dell’Umbria si interrogano e interpellano i giovani’, svoltosi ad Assisi il 16-18 novembre 2001, i Pastori delle Chiese umbre hanno programmato un altro Convegno regionale che ha per tema la famiglia. I Vescovi sono convinti che i giovani e la famiglia vivano un grande travaglio a causa della crisi di valori più volte sottolineata dal Santo Padre Benedetto XVI, caratterizzata dall’individualismo e dalla perdita dei punti di riferimento che sono a fondamento della società. Il convegno del 2001, sulle cui indicazioni i Vescovi umbri hanno elaborato il documento Le Chiese in Umbria e i giovani, pubblicato il 4 ottobre 2002, ha prodotto risultati notevoli, che si sono potuti riscontrare già nella fase preparatoria e nel corso del suo svolgimento, in quanto i due momenti hanno costituito un vero evento ecclesiale vissuto con pieno coinvolgimento da tutte le diocesi. Dalle riflessioni maturate durante i lavori sono scaturite inoltre linee pastorali che hanno dato origine a varie iniziative, tra le quali forse la più significativa è stata la fioritura degli oratori in molte parrocchie, tanto che anche l’Amministrazione regionale ne ha preso atto e ha emanato una legge che prevede, a certe condizioni, il finanziamento delle loro attività rivolte al mondo giovanile. Dopo la bella esperienza del convegno sui giovani, i Vescovi umbri hanno voluto programmare, come si è detto, il convegno regionale sulla famiglia da svolgersi il 18 e 19 ottobre prossimi, affidandone la realizzazione ad una commissione regionale di cui sono stati nominati responsabili mons. Vittorio Peri, padre Luciano Temperilli e i coniugi Letizia ed Elio Giannetti di Spoleto. I Pastori sono infatti convinti che sia i giovani sia la famiglia costituiscono una grande risorsa per la società civile e per la Chiesa, e che da loro dipenderanno le sorti del secolo appena iniziato. Una commissione, formata da coppie di coniugi di tutte le otto diocesi umbre, da circa due anni lavora sull’argomento e già in questa fase sta sperimentando la gioia di costruire l’evento che si spera abbia ricadute concrete nella pastorale familiare regionale, come già si è verificato nel 2001 per il convegno sui giovani. L’evento per il quale la commissione regionale sta lavorando, in pratica, è già in corso attraverso i seminari che si sono tenuti a Città di Castello e a Collevalenza e a quello di Spoleto in programma per il 6 aprile prossimo. È in preparazione anche un convegno in ogni diocesi, organizzato dall’ufficio di Pastorale familiare diocesano insieme al Forum regionale delle famiglie, per una riflessione propositiva sulle tematiche dibattute nei tre seminari. Mi piace sottolineare come attraverso questi Convegni regionali – quello dei giovani nel 2001 e quello in atto delle famiglie – le diocesi umbre stiano sperimentando un nuovo modo di far pastorale, che vede i laici impegnati non più come esecutori di scelte e di decisioni prese dall’alto, ma che li attiva per individuare e discutere insieme ai Pastori le problematiche sempre più complesse che la società moderna ci propone, e per elaborare insieme ad essi possibili soluzioni. È questo il nuovo volto della Chiesa, che sottolinea i preziosi carismi dei laici, forse in passato troppo trascurati, e che le permette di uscire dalla marginalizzazione per acquisire una presenza più feconda nella vita sociale. Anche nello stile pastorale che si è delineato possiamo scorgere i frutti del Concilio Vaticano II: uno stile che ora, sotto le spinte forti di un mondo che sta velocemente cambiando, diventa necessario per annunciare a tutti il Vangelo di Gesù.

AUTORE: ' Mario Ceccobelli