Venerdì 26 settembre si svolgerà a Perugia, presso la Sala Riunioni del C.U.S. (Centro Universitario Sportivo – Zona Pallotta) il Convegno Famiglia e Convivenze organizzato dall’Unione dei Giuristi Cattolici e dal Centro italiano femminile di Perugia. Interverrano Antonio Palazzo Ordinario di diritto privato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, Giovanni Barberini Ordinario di Diritto Ecclesiastico dell’Università di Perugia, Marco Ventura dell’Università di Siena (Il Matrimonio nella Costituzione), Alberto Donati dell’Università di Perugia (Le origini della concezione laica del matrimonio), Ennio Russo dell’Università Tor Vergata di Roma (La comunione patrimoniale fra i coniugi), Marco Comporti dell’Università di Siena (Accordi patrimoniali tra i coniugi), Giovanni Dorio dell’Università Tor Vergata di Roma (I rapporti patrimoniali tra conviventi) e Goffredo Zuddas dell’Università di Perugia (Le convivenze senza matrimonio). La presentazione del convegno fatta dall’avv. Eliana Petrozzi, Presidente dei Giuristi Cattolici di Perugina Il Consiglio direttivo dell’Unione di Perugia dei Giuristi cattolici, che ho l’onore di guidare, si è insediato alla fine di novembre del 2002 ed ha subito cercato di impostare l’attività per il biennio in cui resterà in carica. Sono stati esaminati aspetti organizzativi e sono state individuate le problematiche in cui l’Unione si sarebbe potuta impegnare. E’ stato così deciso, fra l’altro, di dedicare l’anno 2003 alla famiglia. L’immediata occasione è stata fornita anche dalla ‘discussione’ in seno alla Commissione per la redazione del ‘nuovo’ Statuto della Regione dell’Umbria. In quella sede, e anche nella società, per la verità, è in atto il ‘tentativo’ di modificare l’attuale ‘assetto’ della famiglia, quello, cioè, disciplinato dalla Costituzione della Repubblica italiana. L’articolo 29 riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, matrimonio basato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi e con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare. La Costituzione, pertanto, riconosce la famiglia come società naturale che nasce da un’esigenza propria dell’essere umano e che è fondata sul matrimonio. Il matrimonio, dunque, costituisce il cardine della famiglia e consiste nella libera adesione ad un modello giuridico sottratto alla disponibilità delle parti e non modificabile. La famiglia così come delineata dalla Costituzione Italiana è, in definitiva, solo quella che trova la sua origine in un atto formale, solenne, pubblico e responsabile con cui un uomo e una donna decidono liberamente di prendersi in marito e moglie. Il matrimonio garantisce uno stato di certezza che deve essere circondato da adeguate protezioni. Nel matrimonio la coppia sottoscrive un ‘contratto’ stabile da cui discendono effetti sul piano civile, mentre la ‘convivenza’ coinvolge unicamente le due persone che stanno insieme. Il matrimonio può essere sciolto solo sulla base delle leggi vigenti, mentre la ‘convivenza’ può essere interrotta in qualsiasi momento senza necessità di atti formali. Nella famiglia, in conclusione, che ha un preciso ‘ruolo’ a livello giuridico che la distingue nettamente da altre forme di ‘unione’ non fondate sul matrimonio, si dà un quid pluris di stabilità e di impegno sociale che vanno giuridicamente tutelati per sostenere e promuovere le famiglie in senso proprio. La ‘difesa’ della famiglia così come costituzionalmente prevista non tende a penalizzare le ‘unioni di fatto’, ma solo a tutelare un rapporto soggettivamente ed oggettivamente diverso con il quale non possono essere né confuse né equiparate. Tale posizione, d’altra parte, trova pieno conforto nel testo costituzionale da cui emerge un favor familiare e, cioè, un atteggiamento che privilegia la famiglia sulle altre formazioni sociali in ragione della sua precedenza rispetto allo Stato (la famiglia come istituzione naturale fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna è la prima e fondamentale ‘cellula’ della società). Così inquadrata la problematica il Consiglio direttivo dei Giuristi cattolici ha predisposto una serie di iniziative tese a ‘studiare’ la famiglia sotto ogni profilo. E’ così maturata anche l’idea di organizzare un convegno che mettesse a fuoco la famiglia da un’angolazione ‘laica’, ne studiasse, cioè, la sua natura giuridico-costituzionale, lasciando ad altro momento l’esame degli aspetti morali, religiosi, ecc.. L’idea ha immediatamente conquistato il Cif. che si è posto a fianco dei Giuristi Cattolici in questa iniziativa ed ha trovato un sensibile ‘patrocinio’ nella Fondazione della Cassa di risparmio di Perugia. Il contributo scientifico, poi, è stato con entusiasmo offerto dal prof. Antonio Palazzo, Ordinario della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia. Grazie alla sua preziosa opera sono stati così riuniti insigni relatori, provenienti da vari Atenei, che ‘fotograferanno’ in maniera ‘laica’ l’istituto della famiglia.
La famiglia ‘privilegiata’ nella Costituzione italiana
Giuristi a convegno sulla 'diversità' del vincolo familiare rispetto ad altre convivenze
AUTORE:
Eliana Petrozzi