“La grande festa di Assisi esige una dedizione corale”

Calendimaggio / Rinnovo delle cariche delle due Parti

Forse sarà indotto a sollievo il lettore dal fatto che in un tempo come l’attuale, percorso da drammatici eventi e da una conseguente e diffusa preoccupazione, potrà questa volta leggere le più recenti e distensive notizie riguardanti la festa di Calendimaggio, verso cui attenzione ed interesse non risultano peraltro prematuri. Risale al 29 e 30 settembre scorso infatti il rinnovo dei rispettivi Consigli di parte de Sopra e parte de Sotto. Mercoledì 10 ottobre presso la propria sede il Consiglio di parte de Sotto ha eletto, dopo una assemblea piuttosto rapida nel corso della quale le diversità si sono ridimensionate, le cariche istituzionali nelle persone del priore maggiore Delfo Berretti, del gran cancellario Tiziana Borsellini, del massaro Ferdinando Fabbri, del rappresentante in seno all’Ente Leonardo Paoletti. Delfo Berretti in questi termini esprime la propria opinione: “Interpreto l’incarico ricevuto come riconoscimento del mio impegno apprezzato da tanti partaioli di cui ho notato il calore umano e solidale. La grande festa di Assisi esige una dedizione corale e dunque rivelo la ferma intenzione di recuperare e riaggregare quanti, già partaioli, per le più svariate ragioni si sono poi allontanati dal fervore che è premessa della vittoria”; parole che trovano una eco nella dichiarazione del “veterano” Ferdinando Fabbri, presente nel Consiglio della parte dal lontano 1963: “Occorre una collaborazione costante e propositiva; l’unità e la compattezza, pur nella dialettica delle posizioni, creano entusiasmo e trasmettono la forza per affrontare problemi organizzativi e finanziari; la parte dispone di una sede e comunque si pone l’obiettivo di pervenire alla utilizzazione di un bene pubblico oggi abbandonato, meritevole di un recupero da perseguire attraverso un contratto di locazione con l’Amministrazione comunale di cui sottolineo l’apporto già offerto nella passata edizione”. A distanza di due giorni, precisamente venerdì 12, presso il circolo Arci, sede temporanea, il Consiglio di parte de Sopra ha eletto le cariche istituzionali nelle persone del priore maggiore Umberto Rinaldi, del gran cancellario Valeria Molini, del massaro Andrea Pennaforti, del rappresentante in seno all’Ente Aleardo Pelacchi. L’assemblea si è prolungata, ma il dibattito è stato moderato, forse per il comune timore di rimarcare le divisioni interne. Questo il commento raccolto da Umberto Rinaldi: “La parte si è arricchita di nuovi innesti e di elementi generazionalmente giovani; è ovvio che tra le esigenze prioritarie si pone anche quella di garantire continuità e di salvaguardare la ben nota identità; è per tale ragione che intendo organizzare un consiglio aperto a tutta la gente di parte de Sopra per raccogliere testimonianze e adesioni operative, secondo il motto che ho voluto coniare: “Aiutateci e aiutiamoci!” La ricchezza degli apporti va favorita, ma occorre evitare il contrasto e la contrapposizione. Assumo un incarico gravoso, ma non rinuncio alla mia vocazione musicale e pertanto non abbandonerò la direzione del coro”. Lucio Biondi, altro “veterano” di parte de Sopra, già priore per molti anni fino alla scorsa edizione, annota quanto segue: “Il Consiglio è uscito dalla tornata elettorale profondamente rinnovato, fatto degno di essere rimarcato; quanto a me, tengo a far sapere che ho ritirato la mia candidatura a priore maggiore perché non ritenevo opportuno allargare una frattura che in realtà esiste e perché non intendevo contrappormi ad Umberto Rinaldi che considero uno degli assi portanti della parte. Non ho accettato altri incarichi, ma ho garantito la massima collaborazione. Intorno alla fine degli anni ’80 mi trovavo schierato con quanti reputavano l’Ente una ingombrante sovrastruttura; ne sono stato successivamente un componente rispettoso di tutti gli appuntamenti programmati, reputato da amici ed avversari di parte attivo e fattivo; ammetto oggi che l’Ente è perfettibile ma utile alla realizzazione della festa”. Il presidente dell’Ente Carlo Angeletti, distintosi nel suo mandato per dinamismo ed intraprendenza, rivela una convinta adesione all’organigramma eletto da entrambe le parti: “L’esperienza di una persona matura come Rinaldi e la passione di un giovane come Berretti rappresentano una autentica garanzia per l’evoluzione della festa. Auspico una sinergia forte tra categorie produttive ed Amministrazione comunale partendo dal presupposto che l’istituzione pubblica deve essere supportata anche con mezzi concreti, non potendo la stessa garantire la copertura di ogni necessità. Credo fermamente nel progetto di una scuola di musica che potrà arricchire il Calendimaggio”. Prossimamente i Consigli di parte eleggeranno i responsabili interni dei vari settori e designeranno il presidente dell’Ente che a sua volta nominerà i più stretti collaboratori.

AUTORE: Francesco Frascarelli