La pace sia con tutti voi!

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Il papa alla loggia della basilica di San Pietro con le mani aperte
Papa Leone XIV saluta dalla Loggia della basilica di San Pietro (Foto Vatica Media/SIR)

La pace, in un mondo dilaniato dalle guerre: ha fatto capire dalle sue prime parole, il nuovo Papa, qual è la sua grande preoccupazione ed il suo più grande obiettivo. Leone XIV ha invocato una “pace disarmata, disarmante, umile e perseverante”, rivolgendosi – in maniera evidente – a chi ha in mano le sorti dei popoli e può decidere dei destini del mondo.

“Il male non prevarrà”, ha ribadito il nuovo Pontefice, chiamando al dialogo “aperto a tutti”, all’unità ed a “costruire ponti”, con ciò riprendendo una sollecitazione di quel Papa Francesco di cui Prevost ha voluto ricordare “la voce debole negli ultimi tempi ma sempre coraggiosa”. Al suo predecessore, Leone XIV ha rivolto un “grazie” con evidente emozione, invocando di procedere sulla strada del dialogo “senza paura”.

Il suo saluto in lingua spagnola ai fedeli della diocesi del Perù dov’era stato missionario è sembrato un’ulteriore richiamo a quella “Chiesa missionaria” che lui stesso, agostiniano, ha praticato in prima persona. Ponendosi anche – come ha sottolineato lo storico Alberto Melloni – come “punto di speranza per oltre un miliardo di poveri cristi”. Ma anche a ribadire – è padre Giulio Albanese a farlo notare – che “la Chiesa cattolica non è più una costola del solo Occidente”, per un Papa che si pone come “leader mondiale di tutti”. Una sfida importante, in quella che Papa Bergoglio ha definito “non un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca”.

Daris Giancarlini

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