La Penitenzieria apostolica

A Palazzo dei Priori l’inaugurazione del nuovo anno del tribunale ecclesiastico

L’ospite d’onore all’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale umbro era lui, il cardiale Fortunato Baldelli, nato a Valfabbrica nel 1935. Il suo servizio nella Chiesa lo ha svolto come diplomatico vivendo lunghi anni lontano dall’Umbria e dall’Italia. È stato a Cuba e in Egitto, poi Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo, e ancora, delegato apostolico in Angola, pro-nunzio a SÈ Tomé e Príncipe e quindi Nunzio apostolico nella Repubblica Dominicana, in Perù e in Francia fin quando, nel 2009 Papa Benedetto XVI lo ha chiamato a Roma a ricoprire l’ufficio di Penitenziere maggiore e lo ha creato cardinale nel Concistoro del 20 novembre 2010. Ed in tutto questo suo viaggiare ha sentito la mancanza della sua terra e il desiderio di ritrovarla. Lo ha confessato ai Vescovi umbri quando, al pranzo che è seguito all’inaugurazione nella Sala dei Notari, mons. Vincenzo Paglia ha offerto a lui e a mons. Gianfranco Girotti, Reggente della Penitenzieria, un piatto in ceramica umbra “per ricordargli la sua terra d’origine”. Il cardinale Baldelli ha accolto il dono facendo l’elogio di questa regione, con la quale ha mantenuto i contatti anche grazie a questo giornale, La Voce, del quale è un fedele abbonato ed un estimatore. Mons. Baldelli nella Sala dei Notari aveva tracciato una breve storia della Penitenzieria apostolica, di cui è Penitenziere Maggiore, ricordando come sia “il Dicastero più antico della Curia romana”, primo collaboratore del Papa per le questioni da definire in “foro interno”, ovvero per dirimere dubbi o chiarire situazioni riguardanti la sfera del peccato, azioni su cui il confessore ritiene di dover chiedere un parere. Mons. Girotti, “vero regista di questo Dicastero” ha detto il card. Baldelli passando a lui la parola, nella sua relazione ha illustrato la “Competenza e attività della Penitenzieria apostolica”. Alla Penitenzieria possono accedere tutti i fedeli e chiedere direttamente o tramite il confessore, la remissione di ogni colpa riservata al Sommo Pontefice. È un organo di grazia e di misericordia destinato a contrastare ed eliminare, mediante il perdono, i peccati che possano insinuarsi nei membri della Chiesa. Per tale delicato compito che riguarda le persone nella loro vita intima e nella loro coscienza tutta l’attività, ha sottolineato mons. Girotti, è svolta nel massimo segreto che comporta la distruzione di tutte le carte che riguardano le richieste di assoluzione o i pareri. Non si possono usare neppure nella corrispondenza i mezzi digitali come fax o e-mail, ma solo lettere debitamente sigillate. L’unico scopo del lavoro della Penitenzieria, ha ricordato mons. Girotti, è la salus animarum, la salvezza dell’anima. L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve mons. Gualtiero Bassetti, in qualità di Moderatore del Teru, ha rivolto il saluto di benvenuto, oltre che un sentito ringraziamento, a quanti hanno preso parte al Dies Annualis del Tribunale ecclesiastico regionale, in primis al cardinale Fortunato Baldelli e a mons. Gianfranco Girotto. Mons. Bassetti ha avuto parole di gratitudine anche per padre Cristoforo Pawlik, vicario giudiziale del Teru, che recentemente è succeduto a mons. Pierluigi Rosa. “Il tuo lavoro, assieme a quello dei tuoi collaboratori e di tutto l’organico del nostro Tribunale – ha detto mons. Bassetti rivolgendosi a padre Pawlik – è di vitale importanza per la Chiesa umbra, esso si affianca inscindibilmente a quella ‘fatica pastorale’ che vescovi, sacerdoti e laici insieme promuovono per portare a tutti gli uomini del nostro tempo la Buona notizia del Regno di Dio”. La giornata d’inaugurazione si è aperta con la concelebrazione eucaristica nella cattedrale di San Lorenzo, presieduta dal card. Fortunato Baldelli.

AUTORE: Maria Rita Valli