La prostituzione come hobby

Brutto e triste il caso di Roma, dove si è scoperto che due ragazzine – una di 15, una di 14 anni -, studentesse di liceo, ogni pomeriggio si prostituivano, all’insaputa delle famiglie (ma una delle due consegnava i soldi alla madre, che li prendeva senza fare domande). L’aspetto più inquietante della vicenda è che le due non pensavano e non pensano di aver fatto nulla di male, e nemmeno di essere state vittime dei loro frequentatori né dell’organizzatore e sfruttatore del giro.

Avevano trovato un modo facile per fare un mucchio di soldi, e questo per loro era (è) tutto. Questo specifico caso – prostituzione di ragazzine con adulti estranei – pare abbastanza isolato, ma approfondendo le analisi si scopre che in certe scuole ci sono studentesse che si prostituiscono con i loro compagni nell’intervallo fra le lezioni, e le une e gli altri trovano questo normale e divertente.

Sui giornali laici e progressisti, giornalisti pensosi commentano addolorati chiedendosi dove siamo andati a finire. Ma, cari signori e signore, non eravate voi stessi che già qualche decennio fa vi battevate per la liberà sessuale degli adolescenti? L’hanno avuta e se la tengono.

Da anni e anni i programmi televisivi per giovani trasmettono ogni giorno, in modo più o meno esplicito, questo messaggio: il sesso è divertente, se ti va puoi farne quanto ti pare e con chi ti pare; anche con una persona incontrata per caso e che non vedrai mai più. Spettacoli, canzoni, interviste di star e, per chi legge, anche i libri, comunicano lo stesso messaggio.

Un tempo sui giornali la piccola “posta del cuore” consigliava alle ragazze come resistere al fidanzatino che chiedeva la “prova d’amore”; oggi consiglia loro come resistere al fidanzatino che pretende (guarda un po’) che gli siano fedeli.

Poi c’è l’aspetto del denaro.

A qualunque età e su ogni gradino della scala sociale è acquisito che, quanto ai soldi, quello che conta è averli: come vengono e da dove, non importa a nessuno. Il consumismo poi costringe tutti ad avere soldi da spendere anche per le cose più futili, e i giovanissimi non fanno eccezione.

Così quelle due ragazzine, e chissà quante altre come loro, hanno fatto due più due: da una parte il principio che puoi fare sesso con chiunque, dall’altra il principio che i soldi sono sempre benvenuti; metti insieme le due cose e hai fatto tombola.

Così finisce una società che cancella ogni regola morale.

AUTORE: Pier Giorgio Lignani