La Rete, la vita, lo Spirito

Azione cattolica. Incontro di formazione a Perugia

photo--Stay Connected! Stare connessi, fare rete, prendere forma. Questi gli argomenti del weekend di formazione per educatori dei giovanissimi e dei giovani di Azione cattolica che ha visto, sabato 4 e domenica 5 maggio, l’abbazia di Montemorcino accogliere giovani provenienti da tutte le diocesi dell’Umbria. Ad aiutare la riflessione sono intervenuti, in una densa tavola rotonda, Maria Filomia, del dipartimento di Scienze umane e della formazione all’Università di Perugia, che ha parlato della ‘forma della rete’; Mirko Campoli, insegnante di Religione e già responsabile dell’Azione cattolica ragazzi, che ha trattato la ‘forma della vita’; don Andrea Rossi, assistente regionale dell’Ac intervenuto sulla ‘forma dello Spirito’; e Marco Sposito, vice presidente nazionale per il settore Giovani, che ha concluso indicando la ‘forma dell’Ac’ attraverso un identikit dell’educatore di Azione cattolica. Tutti e quattro gli interventi hanno aiutato gli educatori a riflettere sulla costruzione delle loro relazioni educative, cogliendone tutti gli aspetti e le ricadute emotive, sociali e di fede che portano con sé. Maria ha spiegato la portata e i cambiamenti che il Web e in particolare i social network hanno apportato nelle relazioni, riflettendo su che tipo di utenti si è, su che tipo di educatori in Rete si vuole essere e su quali strategie si vogliono adottare. Mirko si è inoltrato nelle dinamiche relazionali ed emotive dei giovanissimi e dei giovani di oggi, sottolineando che una relazione deve sempre essere collocata in un ‘qui e ora’, in un luogo e in un tempo, e che non esiste una modalità, un luogo, un tempo, per costruire una relazione, perché è sempre ‘il tempo favorevole’ e tutta la nostra vita è fatta di nomi, di storie, che la fanno straordinaria. Perché, come ha evidenziato don Andrea, ci sono relazioni che ci costituiscono, ci modellano e a volte ci cambiano, lasciandoci reciprocamente dei segni, come avviene nella relazione trinitaria. Alla luce di tutto questo, Marco ha presentato le caratteristiche dell’essere educatore di Ac, sottolineando che l’educatore non è una somma di saperi, di formule, di incontri di formazione, ma è la risposta a una chiamata con tutto se stesso, a quel Dio che è follemente innamorato di ciascuno di noi. Tutte queste suggestioni sono state riprese e sviluppate nei laboratori della domenica mattina, dove si è dato maggior spazio al confronto e alla condivisione delle esperienze vissute nelle diverse diocesi. A concludere quest’esperienza formativa, la messa celebrata da don Riccardo Pascolini, della Pastorale giovanile perugina.

AUTORE: Veronica Rossi incaricata Giovani - Umbria