Se siamo cattolici, non possiamo non credere che sul Conclave che dovrà scegliere il nuovo Papa scenda il soffio dello Spirito santo. E così penso anche io. Quello che non so – perché non sono un teologo – è se questo equivalga a dire che la scelta sarà sicuramente quella giusta, perché ispirata direttamente da Dio. Gli elettori saranno guidati dalla ispirazione divina; ma tocca a loro accoglierla e seguirla e troppe volte succede il contrario – fra i non cardinali, si capisce.
In fatto di Conclavi, abbiamo esempi storici terrificanti, benché remoti: come quei Papi del Rinascimento che comperavano l’elezione pagando i loro confratelli cardinali, e questo era solo un dettaglio del livello morale di quei personaggi. Oggi, grazie a Dio, è tutto diverso. I miei ricordi di ragazzo sono dominati dalla figura carismatica di Pio XII, che i devoti (tanti) chiamavano Pastor Angelicus, o “il dolce Cristo in terra”.
Dei sei Papi venuti dopo di lui, scomparso nel 1958, i primi quattro sono già saliti alla gloria degli altari, tre come santi, uno, per ora, solo come beato; e, c’è da giurarlo, la serie dei Papi santificati si allungherà ancora. Ha funzionato meglio lo Spirito Santo o hanno funzionato meglio i cardinali? Certamente hanno giocato a favore alcuni fattori storici, come la fine del potere temporale del papato e il Concilio Vaticano II. Ma nel Conclave che sta per cominciare ci saranno anche altri fattori, che ora è difficile valutare.
Il più vistoso (e non è detto che sia il più importante) è il numero degli elettori, mai così alto; e fra questi tanti cardinali che riuniscono queste caratteristiche: sono (relativamente) giovani di età, sono freschi di nomina al cardinalato, e appartengono a comunità cattoliche minoritarie e disperse in angoli remoti del pianeta. Possiamo giudicare questo un fatto positivo, un’altra delle tracce personali di Francesco, ma presenta anche un inconveniente non secondario: è difficile che un elettore con questo profilo conosca personalmente, e bene, gli altri membri del Collegio o almeno tutti i cosiddetti papabili. Quindi saranno portati a fare le loro scelte per sentito dire, o basandosi sulla notorietà mediatica di quelli più in vista. Problema tanto più delicato in quanto chi sarà eletto Papa dovrà avere raccolto almeno i due terzi dei voti. Davvero dobbiamo affidarci allo Spirito santo.