Il 1° ottobre 2025 l’abbazia di San Pietro e il suo Monastero sono stati assunti in gestione dall’Arcivescovado di Perugia. La morte degli ultimi religiosi benedettini e l’impossibilità da parte dell’abbazia di San Paolo fuori le Mura di Roma hanno sollevato a Perugia un forte punto interrogativo sul futuro del complesso della Basilica di San Pietro. Il rapporto di fiducia e di collaborazione tra la Fondazione per l’Istruzione Agraria e l’Arcidiocesi è maturato in un contratto di comodato, con il quale viene affidato a quest’ultima l’immobile, “per attività pastorali, religiose, culturali e formative”, compresa la possibilità di “ospitare giovani e/o religiosi impegnati in progetti formativi e/o universitari”.
Con tali finalità, sostenute dalla volontà di intensificare la collaborazione nel rispetto delle reciproche autonomie, martedì 30 settembre il prof. Antonio Bartolini, in rappresentanza della Fondazione, e l’arcivescovo Ivan Maffeis hanno firmato una convenzione della durata di 9 anni. Tale passaggio contribuisce a definire e rafforzare il rapporto già in essere, che vede la Diocesi impegnata a promuovere in San Pietro incontri e momenti formativi, promossi dall’Area giovani e coordinati dal Rettore, don Samy Cristiano Abu Eideh.
La Fondazione per l’Istruzione Agraria è grata e ringrazia l’Arcivescovo Ivan Maffeis – scrive in un post Antonio Bartolini – per questo compito oneroso che si assume, senza il quale una storia millenaria si sarebbe chiusa. L’auspicio del sottoscritto è che il Monastero sia dedicato soprattutto al sostentamento degli studenti meritevoli e bisognosi. Con la Convenzione siglata ieri si chiude, dunque, la successione, d’intesa con l’Abbazia Benedettina di San Paolo fuori le Mura cui il Monastero di San Pietro faceva riferimento. Il legame con i benedettini rimane grazie a una convenzione – siglata i primi di settembre tra la Fondazione per l’Istruzione Agraria e l’abbazia di San Paolo fuori le Mura nella persona dell’abate dom Donato Ogliari – che affida all’Archivio di San Pietro la gestione dell’archivio privato dei monaci benedettini, affidato alla cura del nostro archivista, scelto d’intesa con il Vescovado e sotto la vigilanza della Soprintendenza Archivistica, Andrea Maiarelli.
Come noto con ulteriore convenzione, abbiamo suggellato la volontà di padre Martino Siciliani di affidare l’Osservatorio Sismico al gruppo di docenti che lavoravano con lui e in primis al professor Arcaleni. Come mio ultimo atto di questo sessennio entro fine mese proporrò al Consiglio di Amministrazione della Fondazione di affidare al Rione di San Pietro la gestione dell’ex legatoria, in modo che anche il rione possa operare per le sue attività, compresa Perugia 1416. Con questo ultimo atto mi congederò dalla Fondazione dopo sei splendidi anni. Ringrazio il Rettore Maurizio Oliviero per l’opportunità concessami e saluto con affetto e gratitudine i consiglieri e i dipendenti tutti della Fondazione.




