L’arte del Perugino ha conquistato i visitatori

Chiusa il 5 settembre la mostra sul "Divin pittore": oltre 250mila le visite

Incredibile, ma vero. Domenica scorsa 5 settembre, ultimo giorno delle celebrazioni dedicate al Perugino, al termine di una giornata che è poco definire allucinante, alcuni turisti stranieri e (cosa più singolare) alcuni cittadini perugini reclamavano a gran voce il diritto di visitare la mostra di Palazzo dei Priori, venti minuti dopo la chiusura definitiva delle biglietterie (che, come ogni giorno, venivano bloccate per via telematica da Milano). Il portone del terzo piano si era appena chiuso dietro l’ultimo gruppetto di ritardatari, e già sotto le volte dell’atrio (che ospitava le biglietterie) roteavano i tappi delle bottiglie di spumante. Insomma, sembra proprio che la durata record della mostra, pari a ben 191 giorni (il periodo ufficiale dal 28 febbraio al 18 luglio, seguito dalla proroga fino al 5 settembre), non sia bastata, come dimostra anche un’interpellanza avanzata da un gruppo del Consiglio comunale, che ne proponeva una proroga ulteriore, addirittura al 7 gennaio 2005. Alla notizia avranno certamente sorriso gli addetti ai lavori, nonché gli organizzatori della mostra, consapevoli di quanto sia stato arduo ed oneroso (in termini di costi assicurativi) ottenere il prestito di certe opere (basti per tutte l’esempio del Polittico Albani-Torlonia), per cui si può ben dire che la proroga trascorsa di 49 giorni è stata di per sé già un successo. Al 18 luglio la mostra con i suoi 142 giorni già deteneva, rispetto alle esibizioni organizzate in Italia e in Europa nell’ultimo biennio, il primo posto in quanto a durata; ma i dati record che interessano sono altri, e riguardano il numero dei visitatori. Si calcola che in tutto l’arco della manifestazione le sei mostre (Perugia, Città della Pieve, Deruta e Corciano) siano state visitate da 266 mila unità (ma con l’insieme degli itinerari proposti in Umbria si arriva ad oltre 430 mila visitatori), un dato impressionante, secondo soltanto a quello (pari a 350 mila presenze) della mostra fiorentina dedicata a un certo pittore il cui nome è Sandro Botticelli (e scusate se è poco!); in una regione inoltre che, in quanto a flussi turistici e vie di comunicazione, non può certamente competere con Firenze o la Toscana. Naturale dunque che giovedì 9 nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Perugia nella Galleria nazionale dell’Umbria, grande soddisfazione sia stata espressa da Vittoria Garibaldi, soprintendente ai Bappsad dell’Umbria, nonché curatrice scientifica della mostra insieme al prof. Francesco F. Mancini, direttore del Dipartimento di studi storico-artistici dell’Università di Perugia. Due sono stati i principali progressi scientifici, afferma Mancini: innanzitutto, il fatto che Perugino, da gloria locale qual era, abbia acquistato una dimensione internazionale ha permesso ai restauratori di tutto il mondo di convogliare i risultati delle proprie ricerche, per cui la conoscenza che oggi abbiamo delle tecniche del Perugino è nettamente superiore rispetto al passato; in secondo luogo, un progresso altrettanto grande è stato raggiunto negli studi storico-artistici (che nel 2000 sono confluiti in un convegno internazionale a Perugia), i quali hanno permesso di mettere meglio a fuoco il contesto fiorentino-verrocchiesco nel quale maturò la formazione del Perugino, di restituire all’autografia peruginesca il Ritratto virile della Galleria Borghese, di ricondurre all’ambiente veneziano (e non di Firenze) il Francesco delle Opere degli Uffizi, alla città di Fabriano (e non di Perugia) il Sant’Agostino di Pittsburgh, di assegnare alla Pala Chigi i 5 scomparti di predella americani. E ora si guarda al futuro: all’orizzonte si intravedono Arnolfo di Cambio, Giotto, Pintoricchio, e poi chissà, forse qualcosa di grande quanto questa manifestazione che si è appena conclusa, che ci ha fatto sentire tutti più orgogliosi di essere umbri. I numeri Manifestazioni ufficiali: 265.968 visitatoriPalazzo dei Priori: 171.930, Centro espositivo della Rocca Paolina: 20.700, Monastero di San Pietro: 21.000, Città della Pieve: 31.023, Deruta: 11.051, Corciano: 10.264Itinerari: 166.350 visitatori circa, Collegio del Cambio: 33.615, Palazzo Baldeschi: 15.061, Cappella di San Severo: 17.800, Torgiano: 14.370, Bettona, Città della Pieve, Fontignano, Montefalco, Panicale, Trevi: 85.500 circaAbbonamenti: 16.563, Gruppi: 2.974, Adulti: 2.339, Scolaresche e studenti: 635I più visitati: mese, maggio (68.205), settimana: 1-9 maggio (23.656), giorno: 1 maggio (5.001) Movimento turistico a Perugia, marzo-agosto 2004: turisti italiani: + 30,5%, turisti stranieri: + 37,5%, (rispetto allo stesso periodo del 2003)

AUTORE: Raffaele Caracciolo