L’Azione cattolica ragazzi in festa per la pace

Todi. Incontro nella sala dell’Arengo

Domenica 29 gennaio si è svolta la Festa della pace, organizzata dall’Azione cattolica ragazzi diocesana, nella sala dell’Arengo al centro di Todi, con la partecipazione di bambini e ragazzi, circa 60, provenienti da tutta la diocesi. La giornata ha compreso il momento iniziale di arrivo e di accoglienza, accompagnato da canti e balli delle canzoni dell’Acr, poi una scenetta che riguardava l’argomento centrale della giornata, una caccia al tesoro nel centro della città e, nel pomeriggio, il momento migliore, e il più importante, per concludere la festa: la celebrazione eucaristica. Tutto ciò grazie all’ottimo lavoro dei numerosi animatori diocesani i quali – da chi ha suonato e ballato fino a chi ha corso nei vicoli di Todi insieme ai bambini nel gioco a squadre in qualità di accompagnatore – hanno contribuito, insieme ai ragazzi stessi, a far trascorrere ad ognuno, piccolo o grande, una giornata straordinaria. Il tema della festa: “Guarda che ti riguarda!” era sostanzialmente una riflessione sui cinque sensi, e nello specifico – cosa molto più importante – sul loro uso corretto. Così i ragazzi, una volta divisi in squadre, hanno partecipato a giochi presso cinque postazioni, una per ogni “senso”. I giochi si sono conclusi con riflessioni sul rispetto del mondo in cui viviamo, in quanto dono che Dio ci ha dato; prestare attenzione a tutti nostri fratelli poveri che non hanno di che nutrirsi; quindi cercare di non sprecare il dono del cibo, “seguire” i giusti odori e ascoltare le giuste indicazioni – tra le molteplici con cui veniamo a contatto – non distogliendo mai lo sguardo da Gesù Cristo, unica e vera guida di ognuno di noi. Sebbene io fossi presente come semplice accompagnatore, non sono rimasto indifferente a questa giornata, anche se è difficile far percepire a parole, a chi non ha partecipato, l’atmosfera che si è creata… anzi, ancora meglio, che i più piccoli hanno creato. Personalmente ho fatto ormai molteplici esperienze di questo tipo, ma ciò che ogni volta mi segna particolarmente, e a cui faccio caso in particolar modo una volta tornato a casa, o comunque appena essermi immerso di nuovo nella mia quotidianità, è la gioia e la fratellanza che travolge ognuno di noi, e che si può percepire nel volto di un fratello con cui si condivide il dono di una tale esperienza. È come se ci estraniassimo per un po’ dalla nostra quotidianità – fatta spesso di problemi, preoccupazioni, angosce, frenesie che possono distoglierci, e a volte effettivamente ci distolgono, dal cammino segnato dalla luce infinita di Dio – per lodare Cristo e per gridare tutti insieme un profondo “grazie” a Lui per il privilegio della vita, e soprattutto per il suo amore senza limiti verso di noi. Tuttavia questi momenti di comunione non sono fini a se stessi, ma devono servire come trampolino di lancio per proseguire con quella felicità nella nostra vita quotidiana e trasmetterla a tutti coloro che incontriamo e che ci sono vicini, per testimoniare che Dio è gioia, che la vita è una vera festa e che noi cristiani “puntiamo in alto”.

AUTORE: Tommaso Petrelli