Le donnette del pomeriggio

Lo sento affrettare il passo nel corridoio. Aritmico, va avanti a tre gambe, le due danneggiate a suo tempo dalla polio più una canadese. Tiritic tiritac. ‘Eccomi arrivo!’. E’ uno dei ragazzi della mia grande famiglia di disabili e fuori-di-testa. S’affaccia sulla soglia del mio studio. A giudicare dall’emozione che porta dipinta in viso, ha qualcosa d’importante da dire. E me lo dice tre volte, a raffica: ‘Qui vicino, a Padule. Ci sono Bobby Solo e Little Tony!!’ . Con quanti punti esclamativi, due, tre, cinque? ‘Dino mio, notizie di questa importanza devi centellinarle, non puoi darmele tutte insieme! Ricorda che io sono un cardiopatico!’. No, non lo dico, il rispetto per la sua menomazione mi blocca sulle labbra, all’ultimo momento, la battuta salata che mi è cresciuta dentro, subito. Dio mio!, che tragedia! Per secoli e secoli attori e cantanti sono stati una delle categorie più emarginate; oggi, soprattutto quelli che occupano la Tv, sono veri maÈtres à pénser, i più ascoltati; Alda D’Eusanio e Maria De Filippi hanno preso il posto dei nouveaux philosophes; tengono lezione tutti i pomeriggi, dando la parola a gente che non ha nulla da dire. D’altronde Maurizio Gattone Costanzo e Bruno Gran Ciambellano Vespa chi invitano a ragionare dei grandi problemi del mondo? Eco, Galimberti, Alici? A volte capita, come può capitare un cagnolino chihuhaua in un allevamento di mucche, ma la precedenza assoluta tocca ad Alba Parietti. Non mi stupirei se a parlare del principio di indeterminazione di Heisemberg venisse chiamata Valeria Marini. Tra i preti, preferiti assoluti don D’Ercole e don Mazzi: facce scavate, tra l’asceta e il capitano di ventura. Il vero problema è il pomeriggio: Alda, Maria e una serie di altre donnette parlano, parlano, parlano, provocando interventi l’uno più sciapo dell’altro, e i più semplici bevono, bevono, assimilano. Per loro quella è cultura. Solo una minoranza sa prendere le distanze. Ho assistito al Morlacchi alla splendida Antigone di Sofocle, nella rivisitazione del Living Theater, rappresentata dagli alunni del Liceo Alessi, e dopo lo spettacolo ho visto quei ragazzi abbracciarsi, in strada, piangendo, per aver dato corpo alle cose magnanime che fanno l’uomo degno di essere pensato. Ma sono una minoranza. Un’esigua minoranza di privilegiati. Per tutti gli altri ci sono solo Alda D’Eusanio e Maria De Filippi.